[dropcap]S[/dropcap]coperta una fattoria “lager” a Santarcangelo di Romagna, nel riminese. I militari del Corpo Forestale dello Stato hanno dissotterrato le carcasse di sei cavalli morti da almeno tre anni. Nella stessa struttura erano stati già rinvenuti circa una decina di cavalli e capre in agonia, abbandonati a se stessi e lasciati a morire di fame e di stenti. Il sostituto procuratore Davide Ercolani, infatti, a fine febbraio 2013, aveva ottenuto il sequestro dei 10 equini sopravvissuti nel tentativo disperato di salvarli. Lo stesso Ercolani, ha avviato un’inchiesta nei confronti dei responsabili, padre e figlio di 52 e 23 anni, proprietari dell’azienda agricola. Su di loro il capo di imputazione è grave: maltrattamento, abbandono e morte di animali. Le operazioni di scavo, effettuate costantemente e senza sosta ad opera del personale del Corpo Forestale dello Stato del Comando Stazione di Rimini, hanno individuato altri cavalli, che risultavano a carico ai due spietati mandriani già denunciati.[divider] Le ricerche si sono quindi concluse grazie ad alcune testimonianze che hanno permesso di individuare le aree dove potevano essere stati sotterrati gli animali scomparsi. Nello specifico, le carcasse sono state rinvenute in un campo, sito nelle vicinanze di un galoppatoio utilizzato in precedenza dai due titolari. Le spoglie dei sventurati cavalli in alcuni casi sono stati ritrovati ben sigillati, all’interno di sacche di iuta. La Forestale ha quindi allertato le autorità di polizia veterinaria e di igiene ambientale e ha posto sotto sequestro il materiale riportato alla luce. Una vicenda davvero tremenda dove a pagarne le spese sono animali indifesi e incapaci di provare odio verso chi li alleva. Ennesimo episodio simbolo della cattiveria gratuita e della vigliaccheria che solo la “razza” umana può rappresentare.
Bruna Di Matteo