
Produzioni limitate, cantine lontane dal mercato mainstream, vitigni da scoprire sotto ai quali si potrebbero nascondere piccoli tesori enologici.
Questo il concept dell’evento che si è tenuto il 21 settembre nelle eleganti sale dell’Hotel Savoy di via Ludovisi 15, “Buono non lo conoscevo!”.
Un appuntamento intelligente ideato dall’ associazione Go Wine che dà la possibilità di conoscere ad appassionate ed esperti, case vinicole meno famose ma meritevoli di essere conosciute e assaggiate.
Vini, dunque, non dai grandi numeri dato che spesso la produzione non supera le poche migliaia all’ anno, le aziende vinicole quindi, puntano tutto sulla qualità del prodotto. Una puntata che si rivela vincente.
A fare da protagonista, uve provenienti da tutta la penisola e che raccontano la storia della terra in cui affondano le proprie radici attraverso peculiarissimi odori e sapori. Oltre 450 vitigni registrati e numerose varietà autoctone recuperate e poco conosciute al di fuori del territorio di origine – come l’Erbaluce piemontese – si prestano alle degustazioni.
Ad affiancarli, aziende vinicole maggiormente conosciute come quella di Marisa Cuomo che, con la consulenza dell’enologo Luigi Moio, nei vitigni in bilico tra terra e cielo della costiera amalfitana coltiva il suo “Furore”. Notevole anche la Malvasia Istriana Collio della Tenuta Stella, insignita negli scorsi anni di due bicchieri del Gambero Rosso.
Tra i vini rossi, si fa notare il gusto intenso del Barolo della cantina “La Biòca” definito incantevole da Walter Speller, corrispondente dall’Italia per JancisRobinson.com.
Presente anche il pluripremiato Nobile di Montepulciano della cantina “Le Bertille”, dal sapore intenso che si lascia ricordare per un gradevole sapore di liquirizia.
L’associazione Go Wine presieduta da Massimo Corrado promuove in tutta Italia dal 2001 il turismo del vino consapevole, il prossimo appuntamento da loro organizzato è giovedì 12 ottobre nuovamente presso l’Hotel Savoy e sarà dedicato ai vini del Veneto.
Info www.gowine.it