
Le Buche a Napoli

L’ultima segnalazione in Via Kauffmann (quartiere Arenella): un tombino con il coperchio spaccato in due, è stato momentaneamente “protetto” da un paio di contenitori per la raccolta dei rifiuti. In via Massimo Stanzione la situazione è stabile da anni: molte le promesse, poche le azioni e le strade sono sempre dissestate. Tra le tante arterie citiamo: Via Epomeo, Via De Mura, Via Tino di Camaino, Via Donizetti, Via Aniello Falcone, Via Caravaggio. Alcune sono state temporaneamente “tappezzate”, ma i provvedimenti sembrano servire a placare la momentanea ira di chi cade o buca la ruota dell’autovettura o rompe gli ammortizzatori del motociclo.
Secondo un’indagine dell’Istat, pubblicata il 31 luglio 2013, in Campania, nel 2011, vi sono stati 4142 incidenti stradali con coinvolgimento di veicoli motorizzati a due ruote. Un’altra ricerca, pubblicata l’11 novembre 2013, afferma che nel 2012 gli incidenti stradali con lesioni a persone in Campania sono 9.575 (5,1% del totale nazionale). Secondo l’ACI, (aggiornamento del 23 settembre 2013), il 39,6% dei morti ed il 45,7% dei feriti, causati da incidenti stradali accaduti sulle strade della provincia di Napoli, hanno meno di 30 anni.
Sono queste le cifre e fanno realmente accapponare la pelle; soprattutto perché vi sono continue segnalazioni: circa il 90% delle lettere ricevute dall’ Assessore alla Mobilità del Comune di Napoli, Anna Donati, infatti, riguardano proprio l’ “emergenza buche”. I cittadini sono stanchi di dover scansare fossi, sono annoiati all’idea di non esser tutelati e di non poter veicolare serenamente per le strade della propria città. Poca fiducia e tanta rabbia. E poi arriva la pioggia, che tutto lava dopo aver lasciato affondare nelle voragini del manto stradale un individuo che casualmente, o quotidianamente, passava di lì.
Francesca Saveria Cimmino
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