
La vigilia di Napoli- Hellas Verona è ufficialmente entrata nel vivo. Le dichiarazioni di Eugenio Corini, tecnico degli scaligeri, le intimidazioni dei tifosi del Verona e la squalifica del duo Sarri- Higuain, rappresentano solo alcuni degli aspetti che rendono “elettrizzante” il match. Le due compagini si affrontano in un momento molto “delicato”: il Napoli ha l’obbligo di riscattare il passo falso di Udine, ritrovando la “quiete dopo la tempesta”, mentre il Verona cercherà di non recitare il ruolo della “vittima sacrificale”, al cospetto di una formazione certamente superiore, per organico e mentalità.
Un calciatore che conosce, molto bene, il significato di questa sfida è lo storico difensore del Napoli, Giuseppe Bruscolotti. “Pal e fierr”, simpaticissimo soprannome attribuitogli, all’epoca dai supporters partenopei, sostiene che il “Napoli deve esser bravo a non cadere nelle provocazioni altrui, restando concentrato unicamente su sé stesso”. Ecco le sue parole:” Credo che il Napoli abbia tutte le carte in regola per battere il Verona. Gli azzurri dovranno esser bravi a giocare come sanno, aspettando il momento opportuno per colpire, senza troppi sbilanciamenti pericolosi. Domani ci dovranno essere botte, ma solo in campo e contro il Verona. Invito tutti i tifosi partenopei ad ignorare qualsiasi forma di istigazione alla violenza: non cadete nella trappola. Il San Paolo domani deve essere un vero e proprio inferno per gli avversari, il 12° uomo in campo:”.
L’analisi di Bruscolotti si riferisce, chiaramente, alla decisione dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, nel consentire ai tifosi scaligeri di essere presenti al San Paolo, dopo anni di divieti. Una decisione strana ed insolita che lascia spazio a molti interrogativi, visti i precedenti, non proprio “idilliaci” tra le due tifoserie.