Il casting del Presidente-produttore sta prendendo forma. Ingaggiata la prima star: è il tecnico francese Rudi Garcia.
Sicuramente non è stata la sua prima scelta. De Laurentiis aveva preparato una lunga lista di circa 40 nomi ed aveva avuto colloqui con alcuni di essi. Ma poi, alla fine, ADL si è convinto, “dopo averlo conosciuto e frequentato durante gli ultimi 10 giorni”, che l’ex allenatore di Lille e Roma fosse il suo uomo.
Il tecnico nato a Nemours ha firmato un contratto di 2 anni con opzione sul terzo, con uno stipendio che sarà di 3 milioni netti all’anno più uno ulteriore di bonus legato ai risultati.
Perché proprio Rudi Garcia?
L’addio di Spalletti ha segnato particolarmente la piazza, ma il club azzurro continua a guardare avanti provando a migliorarsi soprattutto in Europa. Il francese, che lunedì sarà a Napoli per la presentazione, nel corso della sua carriera ha quasi sempre schierato le sue squadre con il 4-2-3-1 o il 4-3-3, lo stesso modulo con cui il Napoli di Luciano Spalletti ha vinto lo scudetto, e il suo calcio è sempre stato propositivo.
Il nuovo tecnico, pertanto, dopo una stagione passata negli Emirati all’Al-Nassr, la squadra di Cristiano Ronaldo, torna in Italia. La Serie A lo aveva già visto protagonista, per due stagioni e poco più, sulla la panchina della Roma, persa proprio con l’arrivo di Luciano Spalletti. Il copione si ripete ma stavolta a parti inverse. Una piccola rivincita quindi per Rudi che ora dovrà prendere le redini del Napoli in un momento delicato della storia azzurra con lo scudetto in tasca, per dare continuità al gioco degli azzurri e proseguire con il progetto tecnico dell’allenatore campione d’Italia provando a ritrovare anche lui quel feeling con il contesto azzurro che ha fatto le fortune dei partenopei.
De Laurentiis prepara un nuovo ciclo
Incomincia un altro ciclo per gli azzurri e stavolta nasce completamente sotto la responsabilità assoluta del presidente che ha voluto scegliere e decidere da solo, senza contraddittori, in assoluta e totale autonomia tecnica, fidandosi di se stesso, del proprio istinto per annusare l’aria e gli interlocutori.
Con De Laurentiis non vale il vecchio adagio “squadra che vince non si cambia”, così sono bravi tutti. Al Patron azzurro invece piace cambiare, rivoluzionare, partire daccapo. Solo così si prepara la sfida per riprovare a vincere.