[dropcap]B[/dropcap]eppe Grillo non si lascia attendere e nelle ultime ore si esprime sulla scelta dei Presidenti di Camera e Senato di ridursi gli stipendi del 30% , dichiarando su Facebook
I partiti non possono farlo, ma voi siete stati scelti in quanto vi dichiarate estranei al sistema. ‘Fatelo voi!’, come ha urlato Dario Fo dal palco dello Tsunami Tour ai 100.000 di Milano. Boldrini, Grasso, assumetevi la responsabilità che il vostro ruolo impone, chiedete il dimezzamento degli stipendi dei parlamentari e la rinuncia dei rimborsi elettorali
Poi il leader si esprime anche tramite il sito del M5S:
Boldrini e Grasso si riducono stipendio del 30% titola Repubblica. Bene, ma quale stipendio? Si tratta di quello da parlamentare o dell’indennità aggiuntiva per i presidenti di Camera e Senato? Non è spiegato, ma è un dettaglio importante che i cittadini devono conoscere. Il M5S rifiuta in toto le indennità di carica. Antonio Venturino, 5 stelle eletto in Sicilia, ha rinunciato ai 3.244,22 euro al mese e all’auto blu che gli sarebbero spettati in quanto vice presidente dell’ Assemblea Regionale Siciliana. Boldrini e Grasso possono rinunciare all’indennità di carica e dimezzarsi l’indennità da parlamentare, come dei veri cittadini a 5 Stelle, ed essere d’esempio a tutti i parlamentari
Grillo continua, poi, spiegando le proposte del M5S:
Nella nota congiunta rilasciata dai due presidenti dopo un incontro si legge: “si è convenuto di proporre misure riguardanti il trattamento economico complessivo dei parlamentari… con l’obiettivo di realizzare un risparmio tra il trenta e il cinquanta per cento”. “Una proposta c’é già ed è molto semplice 5 mila euro lordi mensili invece di 11.283 euro lordi, rinuncia all’assegno di solidarietà e obbligo di giustificare, rendicontare e pubblicare ogni spesa rimborsata. I cittadini portavoce del M5S in Parlamento l’hanno già fatto. Se Boldrini e Grasso proponessero questa misura, il risparmio annuale sarebbe di circa 70 milioni.
Ed infine conclude lanciando una proposta:
Grasso ieri ha detto di non essere una foglia di fico, ma una quercia che si è già messa al lavorò. Può dimostrarlo: chieda a tutti i partiti, insieme alla presidente Boldrini, di rinunciare ai rimborsi elettorali previsti per questa legislatura. Un atto di giustizia nei confronti del popolo italiano che si sentirebbe finalmente rappresentato da due delle istituzioni massime della Repubblica.
Non ci sono mezzi termini, non c’è che dire.
Vincenzo Nigri