
Giunge, al termine di novanta minuti contro il Chievo Verona, il primo storico, successo del Benevento in serie A all’ultima giornata del girone d’andata. La rete porta la firma inaspettata di Massimo Coda, attaccante ai margini della rosa, lesto a intercettare in area il cross di D’Alessandro. Alla 19esima giornata arrivano tre punti pienamente meritati per la squadra di De Zerbi che interpreta la gara con più fame rispetto ai clivensi e colleziona il maggior numero di occasioni da rete. Solo nel finale i padroni di casa si abbassano troppo, lasciando l’iniziativa in mano a un Chievo che però non crea pericoli alla porta di Belec e incassa la terza sconfitta consecutiva.
La gara contro i clivensi è stata trasmessa in replica su un canale locale, proprio per sottolineare l’importanza per i sanniti.
Quello delle “streghe” è stato il più surreale dei gironi d’andata dall’invenzione della palla ai giorni nostri.
I tifosi sanniti per la troppa emozione stentano ancora a crederci e c’è chi continua ad aggirarsi, intorno allo stadio, temendo ulteriori e angosciantissimi minuti di recupero da giocare.
Prima del match ci sono stati cori contro Ciciretti, i fischi verso la squadra, le maledizioni scagliate contro il guardalinee. Ma quando il pallone con Coda entra in rete tutto si capovolge : i salti, le urla, le birre rovesciate in aria, i cori e Lucioni che incoraggia i compagni.
E poi, al 90’, tutti i settori del Vigorito hanno incitato la squadra per raggiungere il miracolo sportivo nel girone di ritorno.
Migliore in campo Massimo Coda, 29enne di Cava de Tirreni che segna il suo primo gol in A con la maglia del Benevento e gioca una partita tutta grinta e di sacrificio.
Onore all’allenatore Roberto De Zerbi che ci ha sempre creduto e ha raccolto i frutti del suo estenuante lavoro.