[dropcap]S[/dropcap]ono passati quasi tre mesi dallo scorso 18 giugno 2013 quando i rappresentanti delle parti interessate nel processo Eternit incontrarono il vicesindaco Tommaso Sodano ed il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ( vedi articolo http://www.linkazzato.it/2013/06/napoli/eternit-de-magistris-incontro-guarda-video/ ). Il primo cittadino si rese disponibile ad avviare un’azione civile nei confronti dei responsabili dell’immenso disastro ambientale garantendo inoltre l’emissione di un’ordinanza di messa in sicurezza dell’ex area Eternit. Una zona letteralmente rovinata dall’amianto che ha provocato, che continua a provocare e che provocherà la morte di centinaia di persone. Tante belle promesse, tanti bei propositi, tante belle parole che sono rimaste tali. Fino ad oggi infatti tutto ciò che si è concretamente ottenuto è il silenzio tombale e perenne delle istituzioni ed a gridarlo ancora una volta ai microfoni de Linkazzato.it è Vincenzo Sansone, vicepresidente dell’associazione “Mai più Amianto” anch’egli presente all’ultimo incontro a Palazzo San Giacomo.[divider] Intanto proprio lo scorso 2 settembre la Procura di Torino ha ufficialmente stabilito che il disastro ambientale di Bagnoli e Rubiera non si è ancora concluso anzi è attualmente in corso registrando un pericolo patologie amianto-correlate persistente per un numero indeterminato di persone, si parla dunque di “fenomeno epidemico”. Nonostante le “promesse da marinaio” da parte del sindaco, la situazione resta ancora ferma ed al punto di partenza per l’ assenza anche di un’altra istituzione fondamentale: la Regione Campania. Sansone ha spiegato che ad oggi, si attende ancora una mappa nazionale amianto per cui, a distanza di anni, non è del tutto chiaro quanto asbesto sia presente sul territorio interessato e dove realmente esso sia dislocato. Così come continua a mancare un registro regionale tumori :”Si continua a morire, forse, di malattie collegate all’amianto senza che nessuno ce lo tracci ” ha tuonato il vicepresidente di “Mai più Amianto”. Non resta che continuare ad attendere, aspettare un cenno, una risposta che sembrano lasciate nel dimenticatoio. Un dimenticatoio che non deve esistere, perché i cittadini continuano ad ammalarsi ed a subire le conseguenze del più grande disastro ambientale volontario. L’ennesimo paradosso tutto partenopeo: laddove serve la più assoluta tempestività, sembra che i tempi si allunghino sempre più. Intanto si muore.
Intervista a Vincenzo Sansone, vicepresidente dell’associazione “Mai più Amianto”
La nostra diretta con Radio Kiss Kiss Napoli
Bruna Di Matteo