[dropcap]N[/dropcap]eanche il tempo di esultare che il Napoli dovrà immediatamente dimenticare la storica vittoria di San Siro, perché mercoledì al San Paolo, nel primo turno infrasettimanale della stagione, gli azzurri saranno impegnati contro la matricola Sassuolo, ultimo a quota 0 punti e reduce dal demoralizzante 7 a 0 subito in casa contro l’Inter. Insomma dopo Borussia e Milan, il Napoli trova sulla propria strada un avversario più che abbordabile ma le insidie sono dietro l’angolo, dato che i partenopei non dovranno sottovalutare l’avversario e avere cali di concentrazione, onde evitare brutte figure e buttare all’aria quanto fatto di buono in questo inizio di stagione.[divider] Tuttavia l’impegno di mercoledì darà l’occasione a Benitez di far rifiatare gli stakanovisti di questo primo scorcio di campionato e di concedere un’opportunità a chi ha avuto meno spazio, non escludendo l’impiego di Fernandez e del diciannovenne Radosevic dal primo minuto ed il possibile esordio di Duvan Zapata che potrebbe prendere il posto di un affaticato Higuain. Infatti gli impegni ravvicinati a cui è sottoposto il Napoli non permettono a Benitez di poter schierare sempre gli uomini migliori e, considerando che sabato sera la squadra sarà impegnata al Ferraris contro il Genoa e mercoledì all’Emirates contro l’Arsenal, un cambiamento totale dell’undici titolare non dovrebbe incontrare le resistenze dei tifosi partenopei, sebbene questo possa risultare eccessivo, risultando la scelta più saggia nel medio-lungo periodo. [divider]Dal canto suo il Sassuolo si troverà di fronte ad un’impresa ai limiti dell’impossibile, resa ancor più complicata dai 60mila del San Paolo e dalle assenze del difensore goleador Terranova e di Luca Marrone, arrivato al Braglia nell’ultimo giorno di mercato, non dimenticando che Floro Flores, la prima scelta in attacco di Di Francesco, è uscito malconcio dalla sfida con i nerazzurri per cui partirà dalla panchina, al suo posto, Zaza. Contro questo Sassuolo, sfiduciato e rimaneggiato, sarebbe delittuoso per gli azzurri non continuare sulla falsariga delle ultime prestazioni anche se in campo scenderà il Napoli versione 2.0, in fondo senza gregari di qualità è impossibile vincere un grande Giro.
Luigi Testa