
Stefanos Tsitsipas è il maestro tra i maestri del 2019; a soli 21 anni, il campione greco ha vinto le ATP Finals di Londra, ultimo atto della stagione del tennis professionistico 2019.
La formula del torneo
L’ultimo torneo della stagione ATP, che attualmente si chiama ATP Finals ma che è da sempre universalmente noto come Il Masters, è un torneo unico nel panorama del tennis professionistico mondiale per le sue peculiari modalità di svolgimento. E’ il solo torneo, infatti, in cui si abbandona la tradizionale formula degli scontri ad eliminazione diretta per quella dei gironi all’italiana, i così detti round robin. I primi otto giocatori della classifica mondiale, unici ammessi a partecipare al torneo, vengono divisi in due gironi da quattro giocatori; i primi due classificati di ogni girone si affrontano poi nelle semifinali da cui escono i due finalisti che si contendono la vittoria finale. Questa peculiare formula fa sì che l’ATP Finals sia l’unico torneo che un tennista può vincere pur avendo perso una partita esattamente com’è successo quest’anno.

I round robin
Nel 2019 i due gironi sono stati intitolati, come da tradizione, a due leggende del passato; nel raggruppamento Andre Agassi hanno giocato il numero 1 al mondo Rafael Nadal, la rivelazione della seconda parte della stagione Daniil Medvedev, il giovanissimo greco Stefanos Tsitsipas ed il detentore del titolo, il tedesco Alexander Zverev; nel raggruppamento Bjorn Borg si sono incontrati il serbo Novak Djokovic, lo swiss mestro Roger Federer, l’austriaco Dominic Thiem e la nostra gloria nazionale, il romano Matteo Berrettini, primo italiano a classificarsi per il masters degli anni ’70.
A Dominic Thiem sono bastate due partite per qualificarsi per le semifinali con un turno di anticipo; ma che partite sono state! L’austriaco, finalista a Roland Garros nel 2018 e nel 2019, ha infatti battuto prima Roger Federer in due set e poi Novak Djokovic al tie break del terzo set. Purtroppo, due partite sono bastate anche a Matteo Berrettini per essere matematicamente sicuro di non passare il turno; Matteo, infatti, è stato sconfitto al primo match da Djokovic con un netto 6-2 6-1, punteggio punitivo dovuto anche all’inesperienza ed alla comprensibile emozione del nostro, ed al secondo da Federer, che ha comunque avuto bisogno di un tie break al primo set per battere il romano. E così, con Thiem certamente dentro e Berrettini certamente fuori, Djokovic e Federer si sono giocati l’accesso alla semifinale nel match tra di loro, match vinto dallo svizzero con un netto 6-3 6-4, propiziato da una prestazione monstre di Federer che, per sovrappiù, ha potuto contare sull’appoggio incondizionato ed osannante della pubblico della O2 Arena. Una piccola, grande soddisfazione ha potuto prendersela anche Berrettini, che a giochi ormai fatti ha battuto Thiem in due set, diventando così l’unico italiano nella storia capace di vincere un incontro al torneo dei maestri.
Più complicata la situazione nel girone Agassi: alla terza giornata, infatti, ancora tutto era teoricamente possibile. Nadal, uscito sconfitto dal primo incontro contro Zverev, ha pareggiato i conti vincendo contro Daniil Medvedev un match a dir poco rocambolesco in cui il campione spagnolo si è trovato sotto 5 a 1 al terzo, ha salvato svariati match point per poi trionfare al tie break. Tsitsipas è arrivato all’ultimo incontro avendo vinto i primi due incontri con Medvedev e con Zverev e quindi, alla vigilia del terzo giorno di incontri, il programma prevedeva l’incontro di Nadal, con una vittoria, contro Tsitsipas, con due, e quello tra Zverev, anche lui con una vittoria, contro Medvedev ancora a zero. Poiché Nadal ha battuto Tsitsipas al terzo, e Zverev ha superato Medvedev in due set, la classifica finale del girone ha visto ben tre giocatori, Nadal Tsitsipas e Zverev, appaiati con due vittorie ed una sconfitta; a quel punto, la differenza tra i set vinti e quelli persi ha fatto la differenza, garantendo il passaggio alle semifinali al greco ed al tedesco, con buona pace di Nadal che ha perso la possibilità di vincere un torneo che ancora manca al suo palma res ma che ha comunque terminato per l’ennesima volta la stagione al primo posto del ranking mondiale.
Le semifinali e la finale
La prima semifinale ha visto contro il giocatore più anziano del torneo, il veterano Roger Federer che con i suoi 38 anni suonati ci fa sentire tutti più giovani, ed il 21enne Stefanos Tsitsipas, che solo l’anno scorso, di questi tempi, giocava e vinceva le ATP Next Gen Finals, il torneo di esibizione dedicato ai più forti under 21 del circuito ATP. Questa volta, come già era successo ad inizio stagione agli Australian Open, la gioventù ha vinto sull’esperienza, e Tsitsipas ha battuto Federer con un netto 6-3 6-4. Il veterano svizzero ha comunque infranto l’ennesimo dei suoi record, qualificandosi per la sedicesima volta, su diciassette partecipazioni, alle semifinali del masters.

La seconda semifinale ha visto contrapporsi Dominic Thiem e Alexander Zverev; anche questa partita si è conclusa con un risultato netto, con l’austriaco che ha vinto in due set impedendo al tedesco di provare la riconquista del titolo vinto nel 2018.

Ben più combattuta è stata la finale del torneo; una battaglia epica durata oltre due ore e mezzo ed in cui Tsitsipas è riuscito a spuntarla solo al tie break del terzo set.
Jannick Sinner
Chiuso così l’evento finale della stagione ATP 2019, non si possono non spendere due parole per Jannik Sinner, giovane promessa italiana del tennis mondiale. L’alto atesino, appena diciottenne, ha infatti vinto la settimana scorsa le ATP Next Gen Finals, il torneo di esibizione cui accedono gli otto under 21 più forti del mondo. Jannik non avrebbe avuto la classifica per partecipare, ma ha potuto prendere parte al torneo grazie ad una wild card concessagli dagli organizzatori, invito che ha certamente onorato considerata la vittoria del torneo, raggiunta battendo tutti avversari più adulti e meglio classificati di lui e superando in finale la giovane promessa australiana Alex de Minaur, appena ventenne ma già numero 18 al mondo. A riprova del suo straordinario stato di forma, Sinner si è ripetuto vincendo la settimana scorsa il torneo challenger di Ortisei. Jannik, allenato dal grande scopritore di talenti Riccardo Piatti, ha concluso così un 2019 fenomenale, iniziato intorno al numero 700 della classifica mondiale e concluso tra i primi 80.
