
Daniil Medvedev campione a Shanghai 2019 (foto via twitter @DaniilMedWed)
A Shanghai trionfa la nuova generazione di campioni ed il torneo ATP Masters 1000 potrebbe essere ricordato come lo spartiacque tra il prima ed il dopo del tennis degli anni 2000; la vecchia generazione dei top ten trentenni, con in testa il numero 1 al mondo Novak Djokovic, lo Swiss Maestro Roger Federer ed il nostro Fabio Fognini si è infatti fermata ai quarti di finale, mentre in semifinale sono arrivati due ventitreenni, il russo Medvedev e l’italiano Berrettini, il ventiduenne tedesco Zverev ed il ventunenne greco Tsitsipas.

ATP Masters 1000 Shanghai
Stefanos Tsitsipas è arrivato in semifinale battendo in tre set ai quarti Nole Djokovic, vincitore la settimana scorsa del torneo di Tokyo; il numero 1 al mondo ha così perso molti dei punti guadagnati l’anno scorso vincendo qui a Shangai, ed è quindi matematicamente destinato a perdere la prima posizione in favore di Rafel Nadal dal prossimo 4 novembre. Tsitsipas, invece, ottenuto il pregevole risultato di battere nella stessa stagione Federer, Nadal e Djokovic.
Alexander Zverev è entrato tra ai primi quattro del torneo sconfiggendo Roger Federer ai quarti; lo svizzero nulla ha potuto contro la potenza del servizio del tedesco, che si è dimostrato imbattibile nei suoi turni di servizio.
Medvedev ha dovuto vedersela con Fabio Fognini, la cui strenua resistenza non ha però impensierito il russo, che ha rischiato qualcosa solo nel tie break del secondo set, vinto comunque per 7-4.
Infine, Matteo Berrettini: il romano ha battuto due top ten: agli ottavi Bautista Agut ed ai quarti Dominc Thiem. Quasi identico l’andamento delle due partite, vinte entrambe con il punteggio di 7-6 6-4: dimostrando la solita straordinaria solidità mentale, in entrambi i match è riuscito a strappare faticosamente il primo set al tie break, per poi mettere a segno il break che gli ha consentito di portare a casa più comodamente il secondo set e con esso l’incontro.
La prima semifinale tra Medvedev e Tsitsipas, vinta dal russo in due set, è stata estremamente combattuta; il russo ha prevalso al tie break del primo set e per 7-5 a secondo.
Meno combattuta la seconda semifinale tra Zverev e Berrettini; il tedesco è riuscito a strappare il servizio al romano sia nel primo che nel secondo set, ed ha quindi portato a casa il match con un netto 6-3 6-4; Matteo ha però confermato di poter giocare agevolmente con i migliori dieci al mondo, riuscendo anche a batterli.
La finale tra Medvedev e Zverev non ha avto storia: il russo, straordinariamente in forma e praticamente imbattibile, ha superato il tedesco con un netto 6-4 6-1, vincendo così il suo quarto torneo dell’anno e scavalcando Roger Federer nella classifica mondiale del 2019.

Race to London
Manca ormai meno di un mese alle ATP Finals di Londra, e solo tre tornei utili per classificarsi; sarà quindi opportuno fare il punto sulla classifica che stabilirà chi saranno gli otto maestri che potranno partecipare.
I primi cinque posti sono già occupati da qualche settimana da Nadal, Djokovic, Medvedev, Federer e Thiem; grazie alla semifinale raggiunta questa settimana a Shanghai, anche Tsitsipas si è matematicamente qualificato, occupando la sesta posizione della classifica Race. Restano quindi solo due posti; a contenderseli ci sono prima di tutto Alexander Zverev, vincitore delle Finals dell’anno passato, che occupa la posizione numero 7 ed il nostro Matteo Berrettini, che con la semifinale di Shanghai ha riconqui stato la posizione numero 8. Dietro di loro incombono almeno cinque giocatori che, vantando più di 2000 punti, possono certamente aspirare ad uno dei due posti disponibili; nell’ordine: Roberto Bautista Agut, David Goffin, Fabio Fognini, Kei Nishikori (che però a Shangahi ha rimediato un infortunio ad un braccio) e Gael Monfils.
A questo punto, è del tutto lecito sperare che Berrettini, che si dimostra sempre più solido e competitivo, riesca ad accedere alle Finals; e lo stesso si può dire di Fabio Fognini, per cui quella di questa stagione è probabilmente l’ultima possibilità per coronare con un Master una carriera straordinaria ma che purtroppo non è stata finora del tutto all’altezza del suo talento.