[dropcap]L[/dropcap]’indagine denominata “Torno Subito”che vede 95 dipendenti comunali di Reggio Calabria indagati per assenteismo e truffa ai danni dell’ente, è stata convalidata da oltre un mese di registrazioni video e appostamenti. L’inchiesta della Guardia di Finanza è terminata con l’arresto di 17 impiegati, sottoposti alla detenzione domiciliare e la comunicazione di avvisi di garanzia per 78 indagati per assenteismo e truffa ai danni del Comune. Dalle ricerche sarebbe emerso un organizzatissimo sistema basato su favori reciproci e continui “traffici” di badge personali. [divider]Alcuni impiegati, secondo l’accusa, non facevano neppure ingresso al Comune, sebbene risultassero regolarmente in servizio. Inoltre, dalle indagini è risultato che gli indagati, addirittura, si erano organizzati in gruppi e sottogruppi e attestavano falsamente la propria presenza sul posto di lavoro facendosi timbrare o timbrando per altri i rispettivi tesserini personali, raggirando, in questo modo, il controllo elettronico del lettore installato nell’atrio di Palazzo San Giorgio, sede del Comune. Su un orario giornaliero previsto di 6 ore di servizio, ciascun lavoratore riusciva ad assentarsi anche diverse ore ogni giorno. E molti impiegati, come emerso ancora dall’indagine, giungevano in ufficio la mattina con oltre 2 o 3 ore di ritardo senza neanche dover timbrare: infatti un collega lo aveva fatto già prontamente per loro. Ovviamente più tardi i “ritardatari” ricambiavano il “piacere” all’uscita: così facendo, diversi stipendiati potevano abbandonare senza giustificato motivo l’ufficio con ampio anticipo e senza marcare il cartellino.
Bruna Di Matteo