[dropcap]P[/dropcap]olizia e Guardia di Finanza hanno eseguito altre tre ordinanze di custodia cautelare in carcere e una serie di perquisizioni nell’ ambito dell’ operazione denominata “Low Cost”.
In precedenza 14 persone sono state denunciate per concorso in corruzione portando a quota 45 il numero complessivo degli indagati. Le misure sono andate, infatti, ad aggiungersi alle altre 15 già eseguite lo scorso 11 febbraio 2013 con le quali era stata individuata e resa ai minimi termini un’ associazione criminale che, a fronte di erogazione di sostanziose tangenti, cancellava per centinaia di migliaia di euro, numerosi debiti che lo Stato vantava nei confronti dei contribuenti italiani. A finire oggi nella rete investigativa degli inquirenti è stato un 34enne di Roma , dipendente dell’ Agenzia delle Entrate capitolina, che accedeva nel sistema informatico per manomettere le cartelle. In particolare l’ impiegato, su dettagliata istruzione del collega, arrestato precedentemente, provvedeva allo sgravio delle cartelle in ”autotutela” oppure inseriva l’ esistenza di un ricorso che sospendeva la pretesa erariale.
Nelle vicenda sono coinvolti anche un commercialista romano di 56 anni, che all’interno dell’ organizzazione andava alla ricerca di clienti in ragione della sua conoscenza delle posizioni debitorie, ed un commerciante 50enne, sempre di Roma, già detenuto nell’ambito della stessa indagine.
Vincenzo Nigri