
È uno degli appuntamenti enogastronomici più attesi d’autunno, quello che è andato in scena a Napoli Lunedì 26 Novembre 2018: Anteprima VITIGNOITALIA 2019, l’evento che ha per protagonista la bevanda fermentata più famosa al mondo. In attesa di quella che sarà la XV edizione, in programma nel capoluogo partenopeo dal 19 al 21 maggio 2019, la preview è stata ospitata nelle suggestive sale vista mare dell’Hotel Excelsior.
Una giornata ricca, quella della preview VITIGNOITALIA, apertasi alle 11.00 con l’interessante convegno “Vino e ambiente, quale futuro?”. A seguire, a partire dalle 17.30 alle 22.30, la degustazione e presentazione delle aziende ed etichette vitivinicole.
Vino, ambiente e sostenibilità: quali attese future?
Cambiamenti climatici, sostenibilità, mercato: Sono stati questi gli argomenti toccati nel corso del convegno, nel quale diversi sono stati gli esperti alternatesi sulla scena.
Al tavolo dei lavori, infatti, sono intervenuti: Franco Alfieri (Capo delle della Segreteria del Presidente della Regione Campania), Raffaele Borriello (Direttore Generale ISMEA), Emilio Renato De Filippi (Vicepresidente Assoenologi), Carlos Santos ( Amministratore Delegato Amorim Cork Italia), Michele Buonomo (Presidente Greener Italia), Valerio Calabrese (Direttore Museo Dieta Mediterranea), Luigi Frusciante (Professore di Genetica Agraria presso l’Università Federico II di Napoli) e Raffaele Papa (Presidente Associazione Spazio alla Responsabilità)
Da anni gli esperti non fanno altro che ripeterci di “fare presto”, di adottare un atteggiamento più rispettoso verso l’ambiente. Un invito che spesso ignoriamo, ma fondamentale se vogliamo prevenire disastri irreversibili. Il nostro pianeta, da diversi anni, è soggetto a frequenti cambiamenti climatici; aumenti delle temperature, precipitazioni sempre più variabili, siccità, alluvioni e nascita di nuovi patogeni, sono solo alcuni dei fenomeni registrati. Se da un lato ciò provoca catastrofi senza precedenti, dall’altro produce effetti rischiosi per l’agricoltura dove, uno dei settori maggiormente colpiti, è quello vitivinicolo. Ma allora, quali sono le giuste manovre per rallentare questo processo?
Il primo passo è la Sostenibilità, obiettivo da perseguire sia per i consumatori sia per chi fa impresa. Cittadini e aziende devono adottare manovre sostenibili che permettano di tutelare e salvaguardare il pianeta, lasciandolo, senza troppi danni, alle generazioni future.
Le aziende che fanno della sostenibilità una mission da perseguire, devono privilegiare prodotti che siano conformi ad un’economia circolare, cioè sfruttare tutte le componenti del prodotto e, con il riciclo, dargli nuovo uso. Un esempio è rappresentato dall’ Amorim Cork, leader mondiale di tappi di sughero, che ha fatto della sostenibilità un valore. L’azienda adotta un packaging eco sostenibile, che parte dal semplice tappo all’etichetta. Il sughero, ricordiamo, ha un impatto ambientale positivo perché, non solo non contamina, ma assorbe circa 120g di Co2. L’Amorin dal 2011 è impegnata in un progetto etico volto al riciclo: con l’aiuto di 1.000 volontari sono stati raccolti, sino ad oggi, circa 500 tonnellate di tappi usati, i quali vengono riutilizzati come oggetti di design. L’azienda, inoltre, utilizza per le proprie etichette e i cartoni solo carta ecologica FSC (foreste certificate). L’Amorin, dunque, è l’esempio virtuoso di come si possa fare impresa rispettando l’ambiente.
Ma la sostenibilità deve essere estesa in tutti gli ambiti, con particolare attenzione all’agricoltura e al territorio. Riguardo all’agricoltura, bisognerebbe ridurre l’uso di antiparassitari e erbicidi, lavorare i terreni con meno trattori e più forza lavoro e, infine, reintrodurre le siepi, barriere fondamentali contro gli inquinanti. Riguardo il territorio, il biologico non rappresenta solo un trend di consumo, ma è un valido strumento per la tutela del territorio e la difesa della biodiversità.
Se da un lato il consumo di vino biologico o biodinamico, è tradotto solo come un trend di mercato, dall’altro è indice di consumatori più attenti alla sostenibilità. Le analisi di mercato illustrano che, sono i Millennials, meglio conosciuti come “nativi digitali” – consumatori nati tra il 1978 e il 1995- ad essere più propensi all’acquisto di un prodotto che tenga conto della cura del pianeta. Ma c’è di più: il caso italiano dimostra che oggi è il pubblico femminile ad essere più giudizioso al consumo e all’acquisto di vino. Secondo i dati il 67% delle donne acquista vino, il 30% sono produttrici, mentre in netta crescita sono le sommelier che raggiungono il 40%. Più in generale, il paese che acquista più vino, soprattutto quello dalle cantine italiane, è l’America; ed anche qui è il pubblico femminile a vincere: negli Usa è il 57% delle donne a bere vino, contro il 43% degli uomini. Dati che dimostrano quanto il mercato, oltre al pubblico maschile, deve rivolgersi anche all’attenzione delle donne.
In conclusione, un atteggiamento sostenibile e responsabile da parte di tutti gli attori sociali, può aiutare a vivere meglio.
Preview VITIGNOITALIA 2019: protagonisti i vini e le eccellenze gastronomiche del territorio
Sono state 90 le aziende vitivinicole, prevenienti da ogni angolo dello stivale, protagoniste della golosa kermesse. Un percorso degustativo unico che ha permesso, ad esperti e appassionati di vini, di assaporare le 500 etichette Made In Italy. Gran spazio è stato dato alle cantine campane, senza dimenticare però le altre regioni italiane; il Friuli Venezia Giulia, grazie alla presenza del Consorzio DOC –FVG, è stato uno dei maggiori protagonisti con una interessante selezione di etichette.
Ma nel corso della kermesse, oltre ai vini, gran spazio è stato dato alle eccellenze gastronomiche del territorio italiano: presenti i prodotti gourmet dell’Azienda Agricola Nonna Rosa di Francesco e Peppe Guida, le delizie dell’azienda agricola “Il Moera” (Avella, AV), salumi e affettati del Salumificio Cillo (Airola, BN), l’aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP firmato da Venturini Baldini, il salmone UP Stream di Claudio Cerati, le praline di cioccolato fondente con gocce di vino di Calaf Dolci Misteri (Firenze), i mignon napoletani della Pasticceria Di Costanzo (Napoli), i biscotti artigianali Pintaudi (Trieste) e il cioccolato del maestro partenopeo Mario Gallucci (Napoli).
Novità di questa edizione, la possibilità di acquistare sull’App Enosocial i vini più apprezzati. Con un semplice clicknbuy sull’app veronese, al consumatore è stata data l’opportunità di degustare e, al contempo, comprare le etichette più amate.
L’anteprima VitignoItalia si è svolta con il contributo di Regione Campania, con la collaborazione di ICE e Unioncamere Campania e con il patrocinio del Comune di Napoli, Mipaaf e Ismea.
“La crescita di VitignoItalia – conclude Maurizio Teti- è testimoniata anche dal nuovo assetto societario e dalla presenza di sponsor importanti, provenienti da diversi settori, che contribuiscono in modo sostanziale al nuovo percorso intrapreso. Stiamo parlando di autentici gioielli come Farine Caputo, Fiart Rent, Pastificio Di Martino, Solania, ai quali si sono aggiunti recentemente due brand leader come Kimbo e UniCredit. Un dream team con il quale stiamo valutando diverse iniziative tutte orientate a un upgrade di VitignoItalia”