[dropcap]L[/dropcap]a professoressa d’inglese della classe I B dell’istituto per Geometri di Caserta ”Michelangelo Buonarroti”, è stata denunciata dai genitori di un suo alunno 16enne per un grave episodio risalente al 9 maggio scorso. Sembra, infatti, che l’insegnante avrebbe costretto lo studente a togliersi la maglia riportante il ritratto di Silvio Berlusconi e gli avrebbe imposto di indossarla al contrario. L’esposto è stato presentato dai genitori ai Carabinieri dopo oltre una settimana, nel weekend appena passato, anche se nel frattempo già dopo 24 ore dalla vicenda, è stata avviata un’inchiesta interna dalla preside della scuola, Antonia Di Pippo, dirigente scolastico dal 2002. D’altro canto gli alunni difendono “a spada tratta” la propria prof di inglese: “La prof di inglese è abbastanza severa ma non ha mai sollevato questione politiche”, ha affermato uno studente all’uscita di scuola. Ed anche i colleghi professori sembrano non essere particolarmente turbati dalla vicenda, come si evince dalle parole di un insegnante: “La mia collega ha un po’ esagerato, ma anche il ragazzo non è stato da meno”.[divider] Secondo la Di Pippo, ci sono versioni contrastanti in quanto non risulta che la docente denunciata abbia mai “fatto politica” durante le ore di lezione o sia stata coinvolta in fatti analoghi. Mentre per Francesco Nitto Palma , senatore Pdl, quanto accaduto all’Istituto tecnico “Michelangelo Buonarroti” di Caserta:
“Merita l’esecrazione di chiunque creda nella sacralità dell’istituzione scuola e nella sua imprescindibile funzione sociale. Sono vicino alla famiglia del 16enne vittima di questo indefinibile trattamento cui va il mio apprezzamento per aver avuto la forza e il coraggio di sostenere le proprie idee. Mi auguro che la sinistra stigmatizzi questo gravissimo episodio che, speriamo, non lasci segni sull’equilibrio del ragazzo e sulla sua fiducia nella libertà e nella democrazia”
Un episodio che effettivamente lede al 100% le ideologie e la libertà di espressione di un ragazzino in piena formazione. E più grave ancora è che l’episodio sia accaduto in una scuola, un’istituzione che invece dovrebbe insegnare ai giovani la forza di portare avanti le proprie fedi e soprattutto dovrebbe insegnare la democrazia. Principio, questo, che sembra essersi trasformato in un valore aggiunto e dimenticato, non essendo applicato dai più….un paradosso, dato che il nostro Paese è proprio una repubblica fondata sulla democrazia.
Bruna Di Matteo