

[dropcap]A[/dropcap]lessandro Petacchi, noto come “AleJet”, ha annunciato il ritiro dall’ attività agonistica. Il 39enne velocista ligure, dopo quasi 18 anni tra i professionisti e tantissimi successi (27 vittorie di tappa al Giro d’Italia, 5 delle quali però revocate per il controverso caso doping del salbutamolo, 6 al Tour de France e 20 alla Vuelta) e 178 vittorie che fanno di lui il quarto professionista italiano nelle graduatoria delle vincite, preceduto da Moser, Saronni e Cipollini, ha deciso che è giunta l’ora di dedicarsi ad altro. Una carriera lunga quasi 20 anni intrisa di vittorie e soddisfazioni. Vivo il ricordo del contributo di Petacchi al cangiante trionfo di Mario Cipollini nel mondiale di Zolder. E poi il successo nella Milano-Sanremo del 2005.
La notizia dell’addio alle corse, Petacchi l’affida ad una nota sul sito del suo team, la Lampre-Merida nel quale enfatizza la necessità di dedicarsi alla famiglia, di “dare un senso” alla sua vita. Continua poi nella nota: “So di aver dato il massimo, come ho sempre fatto nelle 18 stagioni della mia carriera da professionista. Nella mia vita professionale ho raggiunto traguardi importanti e centrato tutti gli obiettivi che un corridore con le mie caratteristiche può desiderare Arrivato alla soglia delle 200 vittorie, però, sento di avere bisogno di dare una svolta alla mia vita, di trovare una nuova dimensione e di avere anche più tempo da dedicare alla mia famiglia. Queste riflessioni mi portano alla decisione di offrire alla mia carriera una pausa. Sento però che è giunto il momento di dedicarmi un po’ di tempo, di cercare nuovi stimoli. Per ora, quindi, devo rivolgere a tutti gli appassionati di ciclismo un arrivederci con la possibilità di tornare in futuro a essere parte del mondo che tanto mi ha dato, mettendo a disposizione la mia esperienza e magari trasmettere alle nuove generazioni di atleti la bellezza del nostro”.
E la Lampre-Merida, la sua ultima squadra. ha voluto ringraziare Petacchi: ”per gli anni vincenti trascorsi assieme: 14 vittorie e la conquista della maglia verde del Tour de France hanno arricchito un rapporto umano e professionale di assoluto valore”. Un commovente arrivederci che regala ai tifosi la speranza di rivederlo presto dietro “le scene”.
Bruna Di Matteo