[dropcap]I[/dropcap]n un periodo di forte recessione economica, i diversi gestori di telefonia mobile per venire incontro ai propri clienti offrono la possibilità di acquistare i tanto agognati telefoni di ultima generazione in modo più facile ed accessibile a tutti.
Come? Dando l’opportunità di comprare il cellulare sottoscrivendo un contratto con un società di credito che si occupano di recuperare l’importo del bene attraverso il pagamento di un’ irrisoria rata mensile ed addebitando la stessa sul conto corrente fornito, tramite il codice IBAN dell’utente stesso, pagando una “maxi rata finale” restituibile alla scadenza del vincolo.
Fin qui tutto normale, se non fosse che, al termine del suddetto vincolo, la così definita “maxi-rata finale” non tardasse ad arrivare. Infatti molti utenti lamentano , contattati i customer care di vari gestori, di non riesciure ad avere riposte chiare ed esaustive. In particolare numerose disagi sono stati registrati nei confronti della società Tre, tanti cittadini sono adirati per gli eccessivi ritardi nell’emissione degli accrediti.
Ma vediamo in dettaglio.
Accade che gli utenti contattino e parlino con vari operatori (sempre diversi ad ogni chiamata), ognuno dei quali indica o un tempistica diversa nella restituzione del credito o la richiesta da parte del gestore del codice IBAN del contraente. A questo punto la domanda nasce spontanea: “Ma il codice IBAN non lo conoscevano già , dato che avevano fino a quel momento addebitato la rata? E perchè allora tutti questi ritardi?”
Così, come capita molto spesso, il cliente, stanco delle diverse sollecitazioni fatte al gestore, decide infine di recedere il contratto rischiando di perdere il diritto maturato. Il disagio è diffuso tanto che se ne parla molto anche sul web.
[box type=”info” ]Ecco un esempio di una lamentela segnalata: “Vi racconto le mie vicissitudini: – a febbraio 2012 termina il mio vincolo con il mio gestore telefonico – i primi giorni di marzo è il servizio clienti a chiamarmi per prendere il codice Iban dicendomi che il mio bonifico è previsto intorno al 12/03 – attendo fino a fine marzo e non c’è traccia del bonifico… – inizio a chiamare il servizio clienti: ogni volta c’è una motivazione diversa…ma tutti mi rassicurano dicendomi che comunque verrò rimborsata dandomi date evidentemente false perchè sto bonifico non è mai arrivato… – stanca di chiamare a metà giugno mando un fax a seguito del quale mi manda un sms l’Area Clienti x dirmi che hanno preso in carico la mia richiesta e che mi faranno sapere a breve… – è passato un mese e ieri, ovviamente ho chiamato io, mi è stato detto che non mi spetta il rimborso perchè ho cambiato operatore (anche se DOPO la scadenza del vincolo) Non ho ancora avuto modo di verificare il contratto (forse chi di voi ci è già capitato sa già dirmi se nel contratto c’è davvero questa clausola) ma se non troverò nulla che avvalora il loro comportamento mi rivolgerò ad un’associazione consumatori o farò scrivere da un avvocato… Se qualcuno voi ha già avviato queste pratiche magari può consigliarmi come fare. Grazie!”[/box]
Molti, dunque, si sentono presi in giro dal comportamento del gestore telefonico, perchè non rispettare gli accordi presi? In questi casi arrabbiarsi è lecito, come lecite e chiare dovrebbero essere le risposte da dare ai propri clienti. Non trovate?
Claudio D’Addio