Il CEO di Worldtours e presidente di Sistema Trasporti Campania Amedeo Conte incontra il sottosegretario ai trasporti Tullio Ferrante: “L’overtourism è il nuovo spauracchio. Anziché creare sempre maggiori ostacoli a chi arriva, questa politica dovrebbe pensare a come ottimizzare i flussi”
NAPOLI – “La classe politica campana continua a ribadire ad ogni occasione pubblica utile che la nostra deve diventare una regione a vocazione principalmente turistica, e gli operatori del settore sanno bene che le potenzialità ci sono tutte. Poi, in una sorta di disturbo bipolare, continuano però a piovere dalle amministrazioni locali regolamenti, ordinanze e leggi che nei fatti vanno nella direzione opposta del voler accogliere”. Questa, in sintesi, la posizione che il CEO di Worldtours e presidente di Sistema Trasporti Campania Amedeo Conte ha esposto al sottosegretario ai Trasporti Tullio Ferrante in occasione di un confronto pubblico promosso a Napoli nelle scorse ore.
“In questi mesi – insiste Conte – ho visto tanti Comuni campani promuoversi in fiere di settore e poi limitare l’accesso con ZTL ai limiti dell’estremo, checkpoint sempre più lontani dai luoghi d’interesse e sempre più costosi, parcheggi sempre più cari… insomma, da un lato vogliono portare persone sui loro territori, dall’altro mettono in campo ogni deterrente affinché arrivino agevolmente. Anche perché le regole affinché funzionino prevedono il controllo delle stesse, e se questo controllo non arriva a farne le spese sono solo tutti quegli operatori del settore che si muovono nel pieno rispetto di quanto imposto. Chi si muove nelle zone d’ombra ed è abituato ad aggirarle, per assurdo, viene favorito da misure stringenti che finiscono per colpire solo altri. Un paradosso bello e buono”.
Secondo Conte, il problema nasce dalla volontà di contrastare l’overtourism, ma senza la necessaria visione d’insieme. “L’overtourism è il nuovo spauracchio della politica locale, che nella speranza di rispondere all’elettorato anziché affrontare il problema in maniera lucida e prospettica crede di poter risolvere tutto aggiungendo nuovi limiti e nuovi ostacoli agli arrivi che però prova in ogni modo ad aumentare. Con questo approccio, più persone arrivano e più grandi saranno gli ostacoli da porre. Una visione miope perpetrata da amministratori che dovrebbero dedicare più tempo (e coraggio) per ottimizzare i flussi”.
Dall’incontro – sostiene Conte – è emersa la volontà da parte dell’Esecutivo di trovare strategie comuni e condivise per rafforzare l’interlocuzione tra pubblico e privati. “Serve un confronto stabile – spiega – perché il turismo non può essere affrontato con misure spot o regolamenti nati sull’onda dell’emergenza. Il sottosegretario Ferrante ha dimostrato di condividere la nostra idea e ha mostrato particolare attenzione sui temi sollevati. Se davvero vogliamo che la Campania diventi una regione matura nella gestione dei flussi, l’unica strada è costruire insieme una programmazione seria, continua e finalmente all’altezza del potenziale che tutti riconoscono e in questo senso un Governo centrale che si impegni a favorire tale interlocuzione sarà di grande aiuto”.
Conte conclude con un invito al futuro Governatore campano: “L’auspicio è che con la futura Regione si possa provare a estendere su tutti i territori quanto si prova (non sempre con successo e non senza enormi difficoltà) a fare a Napoli, con il tentativo di portare tutti gli stakeholder allo stesso tavolo. Le istanze del comparto sono parte della soluzione e non certo del problema, e in quanto tali vanno accolte e devono aiutare nel processo decisionale“.
