
Se ci si soffermasse a sfogliare una vecchia Treccani e ci si imbattesse nella parola teatro, si noterebbe che i suoi sinonimi sono: “anfiteatro, politeama, odeon”… ebbene, dopo quasi 50 anni di amore per il palcoscenico si potrebbe aggiungere anche: “Vincenzo Salemme”.
Nato a Bacoli, è uno degli attori e autori più amati del panorama teatrale e cinematografico italiano. Sulla scia del rifacimento “Natale in casa Cupiello”, in cui lo stesso Salemme supera se stesso (chi altro altrimenti), è di nuovo protagonista di sold out in tutte le città che ospitano il nuovo spettacolo “Ogni Promessa è debito”: un vero e proprio “naufragare”, anche emotivo, tra commedia e i suoi immancabili momenti di riflessione.
Appena si spalanca il sipario, lo spettatore viene “tuffato” in uno storico ristorante di Bacoli, in cui il proprietario, Benedetto Croce, nome storicamente già sentito, (interpretato da Vincenzo Salemme) si rivolge alla Santa patrona, Sant’Anna, alla quale fa un voto, durante una tempesta di mare: “vi prego, se venite a salvarci, io faccio un voto a Sant’Anna, prometto di donare 5.557.382 euro e 60 centesimi!”. La promessa, fatta sotto sonnambulismo (pare) scatena un turbine di richieste: dal fratello al prete del paese, dal sindaco al cameriere, procurando al povero protagonista situazioni paradossali da affrontare.

Il capo comico dei campi flegrei non aveva bisogno di conferme alcune, infatti egli continua a giocare con le emozioni del pubblico, sapendo alternare momenti di puro e sano e anche improvvisato divertimento a momenti in cui la platea tutta si trova a muovere il capo in segno di assenso durante i suoi monologhi introspettivi.
Salemme, come un Re amato dal suo popolo di attori, concede democratico spazio a tutto il suo cast, rendendo gli attori secondari, attori principali, che scatenano applausi a gag e/o battute che poi rimarranno iconiche. Tra i nomi presenti non possono mancare i fedelissimi: Antonio Guerriero, Sergio D’Auria, Vincenzo Borrino e Domenico Aria. Tra le nuove presenze: Agostino Pannone, Oscar Di Maio e Geremia Longobardo. Tra le donne nuove e ritrovate: Pina Giarmanà, Rosa Miranda e Fernanda Pinto. Curioso ritorno sul palcoscenico salemmiano è quello di Nicola Acunzo, che dal 2018 si divide tra passeggiate sui legni profumati dei teatri e comode poltrone rosse della Camera dei Deputati.
Ultimo, ma non per importanza, “uomo in campo” è il pubblico stesso, a cui spetta il ruolo di voci sinistre in un mare di notte, che rispondono in coro alle domande del protagonista, che spesso, nei suoi spettacoli, ricorre all’abbattimento della quarta parete.
In “Ogni promessa è debito”, le risate, i sorrisi e i momenti di commozione sono testimoni di un lavoro che va ben oltre il semplice intrattenimento. Vincenzo Salemme, come sempre ha fatto e come sempre farà, plasma uno spettacolo che include lo spettatore in una storia universale, quella della vita, che sia in bufera o in calma piatta.

Fonte immagini: Instagram Vincenzo Salemme