
Un ragazzo di appena 17 anni, Domenico Cirillo è stato investito da una Mini Cooper guidata da un 19enne, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali nella notte del 2 febbraio scorso, in viale Dohrn, il lungo viale parallelo al Lungomare di Napoli.
Il giovane è entrato subito in coma ed alla fine, dopo 5 giorni di agonia, è arrivata la morte celebrale. Dopo le 6 ore previste come periodo di osservazione è stato dichiarato il decesso.
Domenico frequentava il Liceo Scientifico Arturo Labriola di Napoli, del quale era anche rappresentante degli Studenti in seno al Consiglio di Istituto. Quest’anno si sarebbe diplomato. Amava la cucina e viaggiare. Giocava a basket con la Napoli Basket Academy .

Un ragazzo pieno di vita che però ora una vita non ce l’ha più. I suoi genitori hanno deciso per la donazione degli organi e quindi Domenico avrà la possibilità di vivere nel corpo di altre persone, ma a lui è stata negata la possibilità di vivere nel suo stesso corpo.
Sul fronte giudiziario continuano le attività investigative mirate all’acquisizione dei video delle telecamere presenti sul luogo della tragedia e la raccolta delle dichiarazioni dei testimoni da parte del personale dell’Infortunistica Stradale della Polizia Locale di Napoli che sta ricostruendo l’accaduto e, nel frattempo, ha ritirato la patente all’investitore.

Perché almeno una cosa è certa: il 19enne non poteva essere alla guida della Mini Cooper che ha investito e ucciso Domenico, perché quell’auto per i limiti di legge non può essere guidata da un neopatentato.
Ora “il sindaco Manfredi e l’intera Amministrazione Comunale si stringono al dolore della famiglia Cirillo porgendo le più sentite condoglianze ed esprimendole vicinanza” ma le lacrime di coccodrillo – dopo ogni tragedia – non servono a nulla. Il luogo dell’incidente non è un’oscura strada di periferia, ne è avvenuto in un giorno infrasettimanale. Tutto è successo nei pressi del Lungomare di Napoli, nella notta fra sabato e domenica, in pieno orario della movida del weekend, quindi i controlli sulle strade si potevano e dovevano predisporre e probabilmente un ragazzo in questo momento sarebbe a scuola, con i suoi compagni e non su un lettino dell’Obitorio in attesa dell’autopsia.
Giovedì 13 febbraio alle ore 16,30 ci sarà l’ultimo saluto a Domenico presso la Chiesa di San Vitale in Viale Augusto.