
Metti una sera a teatro, con un pubblico colto ed al contempo attento; aggiungi una dose di ironia e leggerezza, ed il gioco è fatto: in scena al Teatro Sannazzaro il celebre attore napoletano Gianfelice Imparato, che con Alessandra D’Ambrosio porta in scena una coppia della società post moderna nella pièce “La felicità”, rappresentazione di Eric Assous, di cui Imparato è anche regista.
Alessandra D’Ambrosio veste i panni di Luisa, una scrittrice di romanzi per bambini, che dopo una notte trascorsa con Alessandro (Gianfelice Imparato) non vuole separarsi da lui; decide così di nascondere le chiavi di casa, per avere la possibilità di approfondirne la conoscenza, evitando un rapporto che altrimenti diverrebbe occasionale. Alessandro, al contrario, vorrebbe scappare, come tutti gli uomini, o quasi, di fronte a qualcosa che gli si prospetta più impegnativo del previsto.
D’un tratto, il colpo di scena: quando lei sta per lasciarlo andare, lui è pronto a restare. È l’inizio di una storia fuori dagli schemi: la protagonista, una donna ante litteram, di mezza età, separata, abituata alla sua libertà ed ai suoi spazi. Una donna che ribalta ogni cliché: la bravissima Alessandra D’Ambrosio rende giustizia alla sulla Luisa, mettendo sull’attenti uno straordinario Gianfelice Imparato, capace di far risultare il suo personaggio oltremodo gradevole.

Gianfelice Imparato e Alessandra D’Ambrosio in una scena dello spettacolo
La felicità spesso è un compromesso, che sta nell’accontentarsi di ciò che si ha; o, per dirla alla Giacomo Leopardi, la felicità non esiste, esistono poche stagioni serene della vita, e sta all’uomo ridurre al massimo le infelicità.
Non è l’amore decantato da Dante, né quello dei cavalieri fiabeschi: tutto abbraccia la realtà circostante, rivolgendosi a molte coppie d’oggi che si incontrano in età matura e riescono, ciononostante, a darsi una possibilità.
La coppia Imparato-D’Alessandro funziona, credibile nel suo bilanciare dolcezza e nevrosi, fedeltà e tradimento, premura e veemenza, con dialoghi vivaci, con un pubblico complice e divertito.
Finale a sorpresa.