

Il torrone è un dolce tipico di questo periodo dell’anno e rappresenta un omaggio ai defunti: un modo di “allietare” il loro viaggio verso l’aldilà. Ecco perché è chiamato torrone dei morti. La tradizione vuole, infatti, che in un tempo lontano, i bambini portassero questo torrone ai cari estintiti come dono. L’omaggio veniva offerto in virtù del fatto che l’anima dello scomparso potesse tornare per qualche ora a far visita ai parenti ancora in vita.
Il torrone dei morti
Fin dagli ultimi giorni del mese di ottobre, in Campania, pasticcieri e amanti della tradizione dolciaria si mettono all’opera per la preparazione del torrone in occasione della commemorazione dei defunti che ricorre il 2 novembre. Un tempo, vi era anche la consuetudine, per i fidanzati, di omaggiare le proprie innamorate con un vassoio di torrone una settimana prima della festività.
Conosciuto anche come “O Murticiell”, che in napoletano significa “piccolo morto”, il torrone dei morti ha una forma a parallelepipedo che ricorda una cassa da morto in miniatura. Il torrone dedicato ai defunti ha una consistenza morbida e cremosa, un ripieno di cioccolato e nocciole intere ed è ricoperto da uno strato di cioccolato. Oggi il torrone dei morti viene realizzato in moltissime varianti diverse che prevedono l’aggiunta di chicchi di caffè, canditi, mandorle, riso soffiato, cocco e molto altro. Al tempo stesso il guscio esterno può essere fatto con cioccolato fondente, al latte o cioccolato bianco. Solitamente, nelle pasticcerie viene tagliato a pezzi e venduto a peso.
Il torrone classico
Il dolce del 2 novembre però non va confuso con il torrone classico che si realizza con una miscela di miele, zucchero, albume d’uovo, frutta secca come nocciole e mandorle e copertura fatta da due ostie sottili. Questa varietà di dessert offre ai golosi la duplice scelta tra il tipo duro e quello morbido. Le due varianti si differenziano per la cottura dell’impasto: nel torrone duro può arrivare addirittura a 10 ore. Mentre in quello morbido non supera le 3 ore. Ciò consente di avere una concentrazione d’acqua più alta permettendo, assieme alla maggiore percentuale di glucosio, un impasto più tenero.
Nella versione classica, duro o morbido, o nelle molteplici versioni al cioccolato, il torrone è un dolce dal sapore familiare ed è perfetto per essere condiviso in famiglia o con gli amici più cari. Se non avete fatto in tempo ad assaggiarlo in questi primi giorni di novembre, sappiate che si può recuperare con una seconda chance. L’11 novembre, infatti, è tradizione rinnovare il rito del torroncino regalando e degustando i torroncini in occasione della festa di San Martino.