
Standing ovation per Nanni Moretti, undici minuti di applausi, grandissimo calore al termine della première di “Tre Piani“, il film con cui è tornato in auge per la Palma d’oro. Moretti ha voluto ringraziare il cast e tutti i suoi collaboratori.
Aveva accanto la sua ‘Attrice feticcio‘ Margherita Buy, Alba Rohrwacher, Riccardo Scamarcio, Adriano Giannini e tutti gli altri oltre ai produttori Domenico Procacci di Fandango e Paolo Del Brocco di RAI Cinema.
Il giorno di Nanni Moretti con “Tre Piani” ma anche di Sean Penn, di Catherine Deneuve alla prima uscita pubblica dopo l’ictus che l’aveva colpita tempo fa. Si è aperta così la sesta giornata del Festival di Cannes. Sulle note di “Allegria” scritta da Jovanotti per Gianni Morandi ha fatto l’ingresso trionfale, la celebre “Montée des Marches” con il suo cast Margherita Buy, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher, e Adriano Giannini. All’ingresso in sala un’ovazione per il regista. “Tre Piani”, al cinema dal 23 settembre, è il suo primo film da un soggetto non suo. “Quando ho letto il romanzo dello scrittore israeliano Eskhol Nevo ho capito subito che sarebbe stato il mio nuovo lavoro perché contiene temi universali che mi interessano moltissimo: la responsabilità delle nostre scelte, il senso di giustizia, la colpa e anche la responsabilità di essere genitori”.
Il film ambientato a Roma (nel libro a Tel Aviv) racconta le vicende di tre famiglie dentro un condominio borghese a Prati, rappresentazione dei tre livelli dell’anima secondo Freud – l’Es ossia gli impulsi, l’Io che cerca la mediazione, il Super Io dominato dalla morale delle regole. Ecco così prendere vita la storia di Lucio (Riccardo Scamarcio), un padre che diventa ossessionato dal presunto abuso subito dalla figlia di sette anni dal vicino di casa a cui era stata affidata, salvo poi non avere remore di fare l’amore con la nipote dell’uomo innamorata di lui; la storia di Giovanna (Alba Rohrwacher), la ‘vedova’ visto che il marito (Adriano Giannini) è sempre fuori per lavoro, mamma di due figli piccoli che cresce in solitudine sentendo incombere la pazzia che già ha colpito sua madre; e la storia di due giudici (Nanni Moretti e Margherita Buy) alle prese con il figlio Andrea, cresciuto severamente e sempre inadeguato rispetto alle aspettative paterne. Le donne ne escono decisamente meglio “Sono più aperte, più sane nelle reazioni ai fatti che accadono, più pronte a risolvere, a mediare, gli uomini invece – ha spiegato Moretti – rimangono cristallizzati, inermi, nelle loro rigidità, ossessioni, schematismi, ancorati ai loro ruoli all’interno della famiglia. E poi le giovani generazioni, diverse dai padri per fortuna“.

Un film triste? “No, doloroso, ma anche un inno alla vita, all’umanità e alla pietà”. E sui suoi attori ha svelato di aver fatto più provini a tutti, tranne a Margherita Buy: “E’ il nostro quarto film di seguito insieme, per me è la nostra Meryl Streep, può fare tutto e al meglio”.
“Tre Piani” è rimasto congelato per oltre un anno, in attesa di Cannes e della sala. “Ho detto al mio produttore Domenico Procacci: Non voglio sapere quanto offre Netflix per programmare il mio film sulla piattaforma scavalcando la sala. Non sono per la sala cinematografica per un fatto nostalgico, io amo i film al cinema ancora prima che come regista, produttore, attore, esercente, come spettatore“.