
E’ un’ accusa ai cinismi, agli arrivismi, ai materialismi e a tutti i tremendismi che rendono povero e arido il nostro tempo, è una sublimazione dei valori femminili, che vengono troppo spesso soffocati da altri, più visibili richiami. I soliti. Per capire, basta ricordare lo slogan che accompagnava la canzone di Jo Squillo e Sabrina Salerno al Festival di Sanremo del 1991: “Oltre le gambe c’è di più!“.
E’ vero che oltre le gambe c’ è qualcosa di più, come l’intelligenza di chi ha il coraggio di ricordare al mondo che essere donne equivale alla parità dei diritti, e non a mortificare se stesse dovendosi nascondere o, ancor peggio, venendo allontanate da determinati contesti: protagonista dell’ennesima discriminazione sociale è stata Aurora Leone, volto noto dei The Jackal, cacciata dalla Nazionale Cantanti durante la cena prima del match: “Mi hanno detto che non potevo restare lì in quanto donna, eppure ero stata convocata per partecipare alla Partita del Cuore in programma il 25 maggio“.
“Da quando in qua le donne giocano a calcio?“, ha esordito con fare cinico e beffardo Gianluca Pecchini, dg della Nazionale. Un episodio a dir poco surreale, immediatamente denunciato su Instagram dalla Leone e dal suo collega Ciro Priello.
La Nazionale cantanti ha risposto con un post ufficiale esprimendo profondo malcontento per l’accaduto: “Alessandra Amoroso, Madame, Jessica Notaro, Gianna Nannini, Loredana Berté, Rita Levi di Montalcini sono solo alcuni dei nomi delle tantissime donne che dal 1985 (il primo anno in cui si è giocato a San Siro contro una compagine femminile) hanno supportato i nostri progetti. Il nostro staff è composto quasi interamente da donne; inoltre quest’anno sono donne le conduttrici e la terna arbitrale della “Partita del Cuore“. La Nazionale Italiana Cantanti non ha mai discriminato per sesso, fama, genere musicale, colore della pelle, tipo di successo e follower. C’è solo una cosa nella quale la Nazionale Italiana Cantanti non è mai scesa a compromessi: noi non possiamo accettare ARROGANZA, MINACCE, MALEDUCAZIONE E VIOLENZA VERBALE DAI NOSTRI OSPITI”.
Eros Ramazzotti, volto emblematico della Nazionale Cantanti, ha annunciato che non scenderà in campo, pur respingendo le accuse di sessismo, razzismo o omofobia: “Sinceramente per un comportamento riprovevole di due persone dello staff, non possiamo apparire ciò che non siamo. Viva la solidarietà. Viva le donne che sono parte fondamentale della nostra vita”. Ed Enrico Ruggeri, capitano della Nazionale Cantanti, ha lanciato un appello: “Aurora, ti aspettiamo“.
Si dimette, invece, il dirigente della Nazionale Italiana Cantanti Gian Luca Pecchini: “Mi assumo la responsabilità di quello che è accaduto dimettendomi dal mio incarico in attesa di parlare personalmente con Aurora Leone“. Lo annuncia in una nota lo stesso dirigente. “Ci tengo però a sottolineare, onde evitare qui pro quo, che nessun artista si è reso conto dell’episodio in questione; i presenti si sono accorti di quello che stava accadendo nel momento in cui Aurora e Ciro si sono alzati per andarsene via“.
La Partita del Cuore è in programma questa sera a Torino (in tv per la prima volta su Canale 5).