
Bud Spencer, nome d’arte di Carlo Pedersoli, nato a Napoli il 31 ottobre 1929, è stato un attore, nuotatore, pallanuotista, sceneggiatore e produttore televisivo italiano, inventore e compositore.
La firma di Bud Spencer è incisa sul piedistallo della statua a lui dedicata a Budapest.
Ha raggiunto il successo per i suoi film in coppia con Terence Hill e il duo di attori ha ottenuto fama mondiale e ha attirato milioni di spettatori al cinema.
Il 7 maggio 2010 ha ricevuto il David di Donatello alla carriera.
Nel nuoto è stato il primo italiano a scendere sotto il minuto nei 100 m stile libero, il 19 settembre 1950, e ha vinto più volte i campionati italiani di nuoto nello stile libero e nella staffetta.
Il suo fisico massiccio e imponente venne tuttavia notato dall’ambiente cinematografico.
Il suo esordio avvenne nel 1950 nel film di Camillo Mastrocinque “ Quel fantasma di mio marito” nel ruolo di un nuotatore impegnato in piscina nel salvataggio di una bagnante; poi nella grande produzione hollywoodiana “ Quo vadis”, un film in costume storico del 1951 nel quale impersonò una guardia dell’Impero romano.
In seguito continuò occasionalmente a recitare in piccole parti, la più nota delle quali fu quella nel film di Mario Monicelli “Un eroe dei nostri tempi”, che lo vide contrapposto ad Alberto Sordi nei panni di Fernando, fidanzato manesco e nerboruto della giovane Marcella.
Nel 1954 figurò, insieme a Raf Vallone, tra gli interpreti di “Siluri umani”, film di guerra che rievoca alcuni aspetti particolari della guerra sul mare.
Contemporaneamente gareggiò per i colori italiani ai Giochi della XV Olimpiade di Helsinki nel 1952, la gara dei 100 m stile libero, classificandosi al nono posto.

Nel 1955 venne convocato ai Giochi del Mediterraneo di Barcellona come pallanuotista, e in quell’occasione vinse con la nazionale la medaglia d’oro.
Nello stesso anno conquistò con la Lazio il campionato nazionale indoor.
L’anno dopo partecipò ai Giochi della XVI Olimpiade a Melbourne in cui nei 100 m stile libero giunse fino alla semifinale.
Dopo i Giochi olimpici, insieme ad altri promettenti atleti, venne invitato alla Yale University, dove trascorse alcuni mesi negli Stati Uniti, ottenendo il suo record personale nei 100 m stile libero.
Nel 1970 la coppia “Bud Spencer-Terence Hill” girò lo spaghetti-western “Lo chiamavano Trinità”, per la regia di E.B. Clucher, pseudonimo di Enzo Barboni, diventato nel tempo un vero e proprio classico del cinema, non solo in Italia, in particolare in Germania riscosse un grandissimo successo.
I Cimeli, il materiale cinematografico, le immagini multimediali, la piscina olimpionica, il set del film “Trinità”, gli accappatoi da nuotatore e i copioni dei films, esposti ad una mostra presso il Palazzo Reale di Napoli a gennaio 2020, hanno raccontato le mille vite di Bud Spencer: campione sportivo, pilota d’aereo, fondatore di aziende di abbigliamento sportivo, compositore di musica, parlava sei lingue oltre il napoletano, depositò vari brevetti: un bastone da passeggio con tavolino e sedia inclusi, un topolino giocattolo elettronico; uno spazzolino da denti col dentifricio incluso; una racchetta con palla legata ad un filo.