

Anche questa settimana, le “Interviste di Nick” portano un doppio appuntamento della rubrica dedicata ad artisti emergenti. Come primo di questi appuntamenti, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo di qualche settimana, quando abbiamo avuto la nostra prima intervista doppia a cantante ed autrice, in compagnia di Salvo_pb e Patrizia Kolombo. Ed è proprio riallacciandoci qui che oggi avremo il piacere di conoscere più nel profondo la stessa Patrizia Kolombo.
Sappiamo già di lei. Milanese di origini pugliesi e di classe 79, si approccia alla musica sin dalla giovanissima età. I primi successi arrivano con i testi per Giorgio Mariani, del duo Mechanema e successivamente alternandosi tra una pausa in lavori e collaborazioni con molti altri professionisti del mondo della musica, quali Fausto Torresan, Livio Boccioni, Lucia Murano, Gianni Rodo, Marco Meschis e Leo Giusti. Nel 2017 si completa artisticamente compositiva si completa arrivando ad affiancare la stesura della musica a quella dei testi, divenendo autrice a tutto tondo, grazie all’appoggio di personaggi come Oscar Cossali e Andrea Cattaldo.
Quindi, diamo il benvenuto a Patrizia e andiamo a vedere cosa ci racconterà di lei e della sua arte nelle nostre 10 domande:
Scopri link e contatti utili alla fine dell’intervista

1) Per prima cosa, vorrei sapere quando e come ti sei avvicinata al mondo della musica.
Patrizia Kolombo: Come prima cosa vorrei ringraziare i lettori e te per avermi concesso questa nuova intervista. Ora veniamo a noi… ascolto musica da quando avevo tre anni spaziando tra i generi musicali. Ricordo
i miei primi Festival di Sanremo, restavo in piedi fino all’ultima canzone. Ricordo che a sei anni ascoltavo Steve Wonder, perché mia madre aveva il vinile con I Just Called To Say I Love You, e tutte le mattine prima di andare a scuola mettevo il disco. Qualche anno dopo mi sono appassionata di Michael Jackson, Jovanotti e Ramazzotti, ma anche Battisti, De Gregori e Baglioni.
2) Come trovi ispirazione per i tuoi testi? E quali sono i tuoi principali leitmotiv?
Patrizia Kolombo: L’ispirazione vien da sé, per citare una canzone di Vasco “le mie canzoni nascono da sole, vengono fuori già con le parole” ed è vero, succede proprio così. Le canzoni migliori nascono sempre di getto, successivamente si sistemano ma in realtà nascono nel giro di pochi minuti. A volte mi basta sentire una parola, una frase o anche solo un suono e improvvisamente nasce la canzone. I miei testi parlano di quello che vivo io, ma non solo, possono essere anche storie che mi raccontano o da quello che sento in giro, da un film o un fatto di cronaca. Naturalmente viene tutto un po’ romanzato come succede quando si racconta una storia vera in un libro o in un film, altrimenti sarebbe troppo personale.
Mi piace molto scrivere canzoni d’amore e storie di vita, più volte ho raccontato storie di violenza, ma quello lo faccio più come protesta e vicinanza. Non se ne può più di sentire ancora oggi storie di donne che subiscono violenza, soprattutto perché nella maggiore parte dei casi succede tra le mura di casa. Credo che le leggi andrebbero cambiate. Per me lo stupro equivale a un omicidio, perché la donna che lo subisce muore dentro, e la pena per il carnefice dovrebbe essere molto più severa.
3) Come sei passata dall’essere autrice di testi a compositrice a 360 gradi?
Patrizia Kolombo: Questa è una bella domanda. Nella mia testa erano sempre presente melodie fino a quando nel 2017 decisi di riprendere in mano la chitarra e tutto ha avuto un’evoluzione diversa dopo la scomparsa del mio amico e compositore, Oscar Cossali, non so esattamente cosa sia cambiato dentro di me ma ho iniziato a comporre brani, grazie anche all’aiuto di Salvo_pb e Andrea Cattaldo (cantante e produttore). In due anni ho realizzato circa una ventina di brani e degli ultimi ho curato anche parte dell’arrangiamento. Non sono una musicista, non potrei definirmi tale ma sta di fatto che ho iniziato a comporre brani, voglio pensare che sia stato un regalo da parte di Oscar, è come se lui mi guidasse nella stesura di ogni brano.
4) Qual è il tuo approccio invece alla parte musicale?
Patrizia Kolombo: In parte l’ho appena spiegato. In pratica, parto da un’idea del testo, o magari ho in testa solo l’argomento e poi da questo provo a canticchiare qualche frase. Se è buona, se secondo me funziona si compone da solo. Contemporaneamente testo e melodia, quasi sempre con la chitarra. In un secondo momento mi occupo dell’arrangiamento, gioco un po’ con suoni e idee, che poi si concretizza tutto in studio con Andrea.
5) C’è uno strumento in particolare che vorresti saper suonare?
Patrizia Kolombo: Vorrei imparare a suonare il pianoforte e migliorare la chitarra. La chitarra per la sua praticità e il pianoforte perché credo abbia un fascino che nessun altro strumento possiede.

6) Che progetti hai all’attivo e in lavorazione?
Patrizia Kolombo: Ti ringrazio per questa domanda, in corso c’è un progetto a cui tengo molto. Sto lavorando su nuovi brani per una nuova artista che spero di riuscire a proporre presto. Lei è Clode, ha carisma e bravura da vendere, e sicuramente ha tanto potenziale. E poi, dovrei uscire con un brano cantato da me, a cui tengo particolarmente per diversi motivi. Non voglio svelare altro, come diceva Rino Gaetano “chi vivrà vedrà”.
7) C’è un brano che credi ti rappresenti di più?
Patrizia Kolombo: Non saprei. In qualche modo tutti i brani che scrivo mi rappresentano. Probabilmente “Fuori Tempo” e “Non Importa” cantati da Salvo_pb, ma sinceramente un po’ tutti, perchè in ogni brano c’è qualcosa di me.
8) Tra le tue collaborazioni fino ad oggi, ce ‘è una a cui tieni in particolare?
Patrizia Kolombo: Sicuramente la collaborazione con Oscar Cossali, per la persona che era e per quello che mi ha saputo insegnare in poco tempo e poi, per l’eredità che mi ha lasciato. Ogni collaborazione mi ha dato davvero tanto.
9) C’è qualche artista con il quale ti piacerebbe fare una nuova collaborazione?
Patrizia Kolombo: Il mio sogno, da tantissimi anni, è quello di sentire un mio brano cantato da Mina, ma anche Alessandra Amoroso, Eros Ramazzotti e molti altri.
10) Quali sono i tuoi progetti e le tue ambizioni future?
Patrizia Kolombo: Il primo come dicevo precedentemente riguarda Clode, sicuramente presto uscirà il singolo e poi spero di poter realizzare un intero album. Sono certa che avrà un grande riscontro. Ho già un altro brano quasi pronto, una canzone molto particolare e avrà il featuring con il giovane rapper comasco “Mr. LB” e se verrà come credo, probabilmente, si registrerà un altro brano.
Ho alcune collaborazioni in corso, la prima con una scrittrice davvero molto brava, Maida Bovolenta (@maidabovolenta), autrice di “Ti Sento Ogni Notte”; e poi con due artisti che si occupano di arte digitale e disegni manga, Giovanni Caminiti (@giova68) e Michela Micillo (@sweetmiki_arts), si occuperanno delle copertine di alcuni brani.
Infine ho il mio singolo, che spero raggiunga più persone possibile, non tanto per avere visibilità, ma proprio per il significato di questo brano. Inoltre, sto cercando di terminare il mio primo libro. Mi chiedevi delle mie ambizioni, ecco mi viene da ridere perché una delle mie ambizioni riguarda proprio questo libro. Mi piacerebbe trasformare questo romanzo in una sceneggiatura per un film, pensa che nella mia testa ci sono già regista e attori… ahahahah.
Concludo questa intervista ringraziandoti per l’opportunità e la piacevole chiacchierata.

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Terminiamo con uno dei suoi brani più importanti: “Non Importa“. Clicca qui per il video ufficiale.