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Dopo aver iniziato l’anno con l’eclettico Vike, le “Interviste di Nick” segnano il secondo appuntamento del 2020 con un nuovo ritorno, il primo di quest’anno. L’abbiamo incontrata al Giugno dell’anno scorso e ha dimostrato di avere grande talento: parliamo della cantautrice romana Alessia Liberatori, in arte Lexi Freespirit.
Quando l’abbiamo conosciuta era nel pieno del tour di presentazione della remastered del suo album ” The Dark Angel Voice” e ci siamo lasciati con tante novità per il futuro prossimo. Quindi, in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “Far Away Love“, siamo ansiosi di scoprire quali sono stati i cambiamenti e le news che Lexi Freespirit ci ha riservato per questo nuovo anno.
Scopri link e contatti utili alla fine dell’intervista

1) Allora Lexi, sono passati quasi 8 mesi da quando abbiamo avuto il piacere di intervistarti per la prima volta. Pensi di essere cambiata in questo tempo?
Lexi: Si cambia continuamente; non cambiare significa essere “morti”. Ciascun cambiamento è un’evoluzione: s cresce (purtroppo anche di età), si matura, si viene a contatto con persone nuove e diverse… è impossibile non cambiare!
2) Ci siamo lasciati con il nuovo EP “Spellbound” in lavorazione. Quali sono le novità musicali che ci hai portato in questi mesi?
Lexi: Le novità sono tante: Spellbound concluderà un ciclo che aveva visto protagonista con me un favoloso musicista, arrangiatore e produttore che si chiama Fabio Santangelo. Purtroppo per motivi di salute si è dovuto fermare, il che mi ha permesso di sperimentare cose nuove, che “assaggerete” dopo Spellbound appunto… ma non vi dico di più!
3) Ad anticipare il disco è il singolo “Far Away Love”. Cosa può dirci su questo brano? E come mai lo hai scelto prima di altri?
Lexi: Far Away Love parla di due persone che vivono lontane e quindi hanno pochi momenti “rubati” per stare insieme. È fortemente autobiografico, visto che io sono Romana e per un anno io e il mio attuale compagno ci siamo visti solamente il fine settimana (lui è di Rimini, dove vivo ora). Mi rappresenta, lo sento nelle ossa. I testi di The Dark Angel Voice seguivano un fil rouge che voleva raccontare una storia, non sempre personale. Mentre Spellbound è proprio l’opposto: tutti i brani sono autobiografici, descrivono emozioni e stati d’animo di un determinato momento della mia vita.
4) Nella prosecuzione del tuo percorso, c’è qualcuno che vorresti ringraziare?
Lexi: A parte me stessa dici? Beh forse un paio di persone le ho… Sono quelle persone che tra calci, spintoni e pacche sulla spalla mi hanno permesso di arrivare dove sono ora, senza mollare mai. Il tutto unito alla mia cocciutaggine… Ma sì, qualche amico che mi ha sostenuto e incitato lo devo ringraziare. Ma non farò i nomi, li ho già ringraziati in privato!
5) Dopo quanto fatto in questo tempo hai maturato o sono cambiati i tuoi progetti per il futuro?
Lexi: Come ho detto si cambia, si matura continuamente. E dunque è normale che anche i progetti futuri cambiano e subiscano variazioni. In questi anni, e negli ultimi mesi soprattutto, ho avuto una crescita artistica molto forte, il che mi ha portato per forza di cose a rivedere qualche progetto, rifarne di nuovi e modificare il mio modo di vedere le cose: ho cambiato prospettiva, insomma. Il fatto di non essere più una ventenne non mi blocca di certo: mi aiuta solamente a selezionare cosa sia più o meno importante. Ma i progetti futuri sono sempre lì, davanti a me.

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