
Dopo 40 anni dal suo debutto è tornato in scena il “Cyrano“, la commedia musicale scritta a quattro mani dal Pazzaglia e dal Modugno. Gran successo per la prima napoletana dove il tris d’assi costituito da Cannavacciuolo – Coppola – De Gennaro non smentisce ed emoziona.

Photo Credits: Grazia Guarino
Un invito all’amore essenziale, autentico che va oltre ogni logica e, più nello specifico, una commedia musicale che traghetta il cuore degli spettatori alla scoperta di quei sentimenti e valori puri troppo spesso nascosti. È così che si configura la commedia musicale il Cyrano, che ispirandosi all’opera ottocentesca del Rostand, è frutto della rielaborazione del binomio Pazzaglia–Modugno. Lontana dalle scene da ben 40 anni, la versione “musical” torna nel mondo teatrale partendo dal Teatro Augusteo di Napoli.
Cyrano: l’elogio all’amore puro e sincero con Cannavacciuolo,Coppola e De Gennaro

Photo Credits: Grazia Guarino
120 minuti, divisi in due atti, dove a dominare incontrastate sono le emozioni esercitate in parole e musica. Perché si sa, la favola del Cyrano, è capace di conquistare anche i cuori più inflessibili.
Quando il sipario si apre, illuminando dapprima un cuscino rosso sul quale è appoggiato un oggetto da una forma inusuale, il primo ad entrare in scena è Gennaro Cannavacciouolo che, già nei primissimi minuti, attrae il pubblico in platea con il suo canto dolce e struggente. Un’interpretazione coinvolgente, la sua, capace di mostrare gran sense of humor e al contempo rendere partecipare il pubblico della sua rinuncia alla felicità. Degni di nota, in questa straordinaria favola in cui a dominare sono temi quali l’amore, il coraggio ed il sacrificio, sono i coprotagonisti Cosima Coppola (Rossana) e Gianluca di Gennaro (Cristiano de Nauville).
Impavida, passionale, moderna e lontana dagli stereotipi arcaici dell’epoca: una Cosima Coppola che, nella bellezza e nella sua talentuosa interpretazione, piace e fa’ sognare. A portare in scena la dolcezza, e in certi aspetti anche l’insicurezza che denota il personaggio di Cristiano, è il talentuoso e giovane Gianluca Di Gennaro che dimostra la sua affinità al Teatro.
Tra i momenti più belli di quest’opera, impossibile non citare il duello goliardico, di versi e stoccate, tra Cyrano e i suoi nemici oppure la romanticissima scena al balcone. Ne il “Cyrano”, insomma si assiste ad un sogno ad occhi aperti e di ciò è complice anche il ritorno del “metateatro”.

Photo Credits: Grazia Guarino
Nell’epilogo finale è all’ombra di quella stessa luna, dove 15 anni prima il valoroso spadaccino dal cuore tenero aveva confessato l’incommensurabile amore per la sua dolce amata, che Cyrano giunge alla sua triste dipartita. Una morte fiera, combattuta sino allo stremo, che Cannavacciuolo riesce egregiamente a render giustizia, generando emozione in tutto il pubblico in sala. Negli ultimi minuti il cast tutto si raccoglie e tesse, nell’ultima canzone, le lodi dell’eroe romantico per eccellenza. Dopo il consueto saluto di tutti gli addetti ai lavori, il sipario si cala e allo spettatore non resta che applaudire più forte che può.