
Proseguiamo con un nuovo appuntamento delle “Interviste di Nick“ alla scoperta di un nuovo artista italiano. L’ultima volta abbiamo conosciuto l’iconica band sarda dei TXD SmooK. Oggi, invece, incontriamo il primo artista solista del 2019 per questa rubrica: ci spostiamo in Abruzzo con il cantante e polistrumentista Red Sprecacenere.
Originario di Chieti, sviluppa un forte legame con la musica quasi alla nascita, già in tenerissima età. Figlio d’arte, si affaccia ad un tale mondo con un approccio a 360°: da un inizio come tastierista e cantante, passa all’ausilio di computer e apparecchiature elettroniche e solo successivamente altri strumenti come basso, chitarra e batteria. Le prime esperienze live iniziano sempre in età adolescenziale, tra live e composizioni e nel nuovo millennio si dedica anche all’aspetto della produzione musicale. Ormai in questo campo da più di 25 anni, ha fatto un’eccezionale gavetta ed è diventato famoso su Youtube non solo per le sue cover e brani originali, ma per tutti i suoi consigli artistici.
Red, non solo di nome, ma anche per l’ardente passione che nutre si è dimostrato disponibile ed entusiasta nel parlarci di lui e della sua arte, attraverso le nostre classiche domande. Andiamo dunque a conoscerlo:
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1) Come prima domanda, vorrei chiederti qualcosa sul tuo background artistico: com’è nato il tuo interesse e la tua passione per la musica e il suo mondo?
Red: Quando sono nato, il mio papà, che aveva una sua radio privata, dove era anche speaker e dj, ha deciso di togliere le attrezzature per mettere il mio lettino. Praticamente diciamo che ci sono letteralmente nato dentro.
Da lì la musica non ha mai smesso di spingermi in avanti e io ho cercato di non voltarle mai le spalle, cercando sempre di esprimere al meglio ciò che potevo.
2) Da dove viene il nome “Red Sprecacenere”?
Red: Questa è la domanda dove, quando me la fanno dal vivo, suona così:
Come ti chiami? Red. Come? E io sono già pronto a ripeterlo, perché ormai è diventata la prassi.
Eh si, è proprio il mio nome e cognome, anche se tutti me lo chiedono sempre 2 volte.
3) Ci sono artisti che ti hanno particolarmente influenzato o ispirato?
Red: Il mio grande problema in questo senso è che sono un cantante, polistrumentista, quindi è un po’ complicato sceglierne solo alcuni, perché per ogni strumento ne ho vari che mi hanno influenzato molto.
Però se dovessi veramente scegliere, anche se sembra strano, lo so, come cantante potrei sicuramente puntare il dito verso Whitney Houston, per la sua eleganza, le sue sfumature e il modo addentrarsi nelle parole, ma allo stesso tempo quella base energica e ritmica che non fanno cadere chi ascolta, nella noia.
Poi comunque ce ne sono altri, ad esempio Eric Martin, il cantante dei Mr.Big, che secondo me ha quel suono Rock, aggressivo, ma sempre con le sfumature eleganti. E come non citare Al Jarreau… qui non ho parole. E magnetico e basta.
Se comunque dovessi tracciare una linea su cosa mi piace, sicuramente ritmica, spinta ed eleganza sono gli ingredienti che amo di più.
4) Quanto pensi che sia importante avere una forte identità musicale e come commenteresti la tua?
Red: In questo periodo, il periodo dei social media, di internet e di YouTube, assolutamente tanta.
L’identità è ciò che fa tutto, specie ultimamente che c’è una folla grandissima di gente che canta e fa musica, ma soprattutto c’è il veicolo internet che permette alla gente di poter raggiungere artisti in tutte le parti del mondo.
Mentre prima anche se ce n’erano tanti di artisti, alla fine era complicato per molti riuscire a farsi ascoltare.
Ed è proprio questo che da un periodo a questa parte, mi rendo conto, che a me personalmente, sta dando la possibilità di arrivare sempre a più persone, persone a cui interessi veramente, proprio perché sei “così”.
Si sentono identificate in quello che scrivi e in ciò che fai e sei e si legano molto di più a te che non perché ascoltano una bella e semplice canzone.
Poi chiaramente ce ne sono altre a cui non piacerai quasi per niente, ma.. Non possiamo piacere a tutti… e DEVE essere così.
Come dicono gli americani “Non essere Vaniglia”, perché piace a tutti, ma solo quando non c’è altro.
Ma se c’è l’alternativa, la mollano immediatamente.
5) Qual è il brano che pensi ti rappresenti di più?
Red: Uuhh… un po’ come chiedere a un papà qual è il tuo figlio preferito eheheh.
Ti risponde che non c’è, perché lui li ama tutti, e comunque è vero, anche se c’è, in effetti, quella piccola cosa che gli fa favorire un pochetto di più uno, di fronte all’altro/a.
Probabilmente una delle mie vecchie canzoni, del 2007, che si chiama “Give me a Reason”.
Perché è diretta, ma avvolgente e parla un po’ di quella sensazione del aver avuto delusioni e non sapere se andare avanti o tornare indietro (anche se poi ho preferito andare avanti… l’orologio al contrario non ci va).
6) Cosa provi quando fai musica?
Red: Sembra una domanda ricorrente in quest’ultimo periodo, forse sta succedendo qualcosa alle persone, me lo stanno chiedendo in molti ultimamente, più di tutte le altre volte.
Per me la musica è una cosa necessaria. Non c’è un momento in cui la musica non ci deve essere. Sotto qualsiasi forma io DEVO fare musica, se non è per questioni professionali, quindi scrivere, registrare, cantare dal vivo ecc devo farla anche solo battendo le mani sul tavolo e fare dei ritmi, o sedermi al divano per riposare un attimo davanti alla TV, ma con la chitarra in mano che non smette di suonare.
Pensa che una volta mi sono addormentato sul divano di casa dei miei, con la chitarra sul mio petto, ma le mie mani continuavano a suonare e io, praticamente dormivo.
E’ una cosa fisiologica, la musica per me è come il caffè per gli italiani, non può esserci un giorno che non ne prendi almeno due. (Nel mio caso il mio amore all’infinito, il cappuccino)
E me lo puoi vedere in faccia, se non ho fatto musica, se non tirato fuori note (o anche ascoltato attivamente), la mia faccia è un’altra, se ne accorgono tutti. Ma si accorgono anche di più del contrario.
7) C’è qualche artista con cui ti piacerebbe o vorresti avere l’onore di collaborare?
Red: Wow.. questa domanda è di ispirazione e allo stesso tempo di “chissà se ci riuscirò mai”.
Premesso che ce ne sono veramente tanti, ma ormai alcuni miei miti, o punti di riferimento non ci sono neanche più. Su tutti, appunto, come dicevo prima Whitney Houston e Michael Jackson.. Ma se già era impossibile prima, adesso la possibilità è assolutamente nulla (pace alle loro anime).
Però ce ne sono 2 con cui mi piacerebbe assolutamente fare un duetto e una è assolutamente “P!nk”. Amo visceralmente il suo modo di cantare, amo la sua personalità e la sua artisticità. E’ magnetica per me! Non ci posso fare nulla. Sul palco sembra alta 2 metri per quanta personalità ha e per come riesce ad arrivarti(mi) dentro, mentre in realtà credo sia alta più o meno 1,60m.
L’altro, che per alcuni potrebbe essere strano è “Alejandro Sans”. Come si esprime lui con la sua semplicità e naturalezza nel cantare è disarmante. A volte, specie nei live, mentre suona e canta, si addentra talmente tanto con l’espressione, che involontariamente molla la chitarra, come se tutte il suo pensiero ed espressione devono essere direzionati ad arrivare a te con la sua voce.
8) Cosa puoi dirmi sui tuoi progetti futuri? E che vette vorresti raggiungere?
Red: Il mondo della musica è cambiato molto e come molti adesso andiamo di singolo in singolo, per raggiungere le persone.
L’ultima che è già uscita ad esempio si chiama “1 non 8”, che è una canzone dove mi rivolgo a quelle persone che sanno solo chiedere e lamentarsi, e comunque non fanno nemmeno un passo in avanti per poter migliorare le loro cose. E anche se le aiuti, alla fine tornano li, non cambieranno mai.
Poi ho già molte nuove canzoni che sono a buon punto, alcune più alcune meno, e io sono li tutto eccitato che vorrei farle ascoltare a tutti, perché hanno veramente forza e carattere e sono sicuro che alle persone potrebbero piacere molto. Ad esempio ce n’è una in inglese che si chiama “Hello” ed è un sogno che feci un po’ di tempo fa, proprio pensando a Pink. Mi sono svegliato di soprassalto e ho dovuto scrivere tutto e iniziare a fare già la canzone, che altrimenti sarebbe volata via nel riaddormentarmi.
Ciò che mi piacerebbe raggiungere veramente con tutto ciò, è semplicemente la gente! Più gente possibile!
Perché la musica supporta le persone, perché con le canzoni possiamo stare meglio quando non abbiamo dove aggrapparci o per spingerci a muovere il culo quando ci stiamo rilassando troppo e la nostra vita sta andando giù davanti ai nostri occhi e noi non muoviamo un dito.
Le persone devono essere libere, ma allo stesso tempo si devono dare dei calci nel sedere in continuazione.
Noi siamo il mondo, noi muoviamo il tutto. Se non ci muoviamo noi persone, chi lo dovrebbe fare?
Grazie per questa intervista!
Se vi va di venirmi a trovare virtualmente, potete venire su Facebook e mi trovate come Red Sprecacenere Music, oppure su YouTube come Red Sprecacenere.
Vi aspetto la, ho un sacco di cose da farvi vedere e sentire e tante altre che ho quasi pronte che devo assolutamente farvi ascoltare.
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Concludiamo con il video del suo ultimo singolo: “1 non 8”
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=HvwMnlX8wD0&w=560&h=315]