
Situazione critica sul tema scuola: studenti in piazza in 70 città italiane per protestare contro il Governo ed i tagli all’istruzione. Petardi e uova lanciate contro le forze dell’ordine, occupata a Padova la facoltà di scienze politiche.
Roma – Organizzato un flash mob dalla Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari contro Lega-M5s alle 15.30 in piazza Montecitorio. «Chiediamo che questo Governo metta giù la maschera sui fondi in istruzione. Non è accettabile che si promettano investimenti per fare propaganda, ma che allo stesso tempo il Ministro dell’Istruzione dica che «bisogna scaldarsi con la legna che si ha», e che pochi giorni dopo saltino fuori 29 milioni di euro di tagli: 14 sulla scuola, 15 sull’università» dichiara Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi. A questo duro attacco si aggiungono le parole di Enrico Gulluni, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Universitari: «Il Governo per mesi ha annunciato l’abolizione del numero chiuso alle Università. Mai un parere degli studenti, mai una proposta concreta, mai un confronto con il Cnsu. Per superare l’attuale metodo di accesso servono investimenti, che partano dall’orientamento alle scuole superiori fino alle borse di specializzazione medica, e soprattutto serve un confronto vero con gli studenti».
Napoli – Due i cortei organizzati per manifestare contro l’abbandono scolastico e la fatiscenza delle strutture. Sono migliaia gli studenti, partiti da piazza del Gesù e piazza Garibaldi, che si sono poi ritrovati davanti all’ingresso dell’Università Federico II di Napoli per un convegno a cui partecipa il ministro per il Sud, Barbara Lezzi. La zona, presidiata dalla polizia di stato, è stata “addobbata” con uno striscione su cui c’è scritto:«Governo del manganello. Stop repressione violenza di Stato». Gli studenti in segno di protesta, hanno dipinto le mani di rosso, colore del sangue.
Milano – Il “No Salvini day” non ha lasciato indifferenti. Studenti in piazza per protestare contro «le diseguaglianze e l’alternanza scuola lavoro, la legge di bilancio, l’edilizia scolastica e gli investimenti, il numero chiuso universitario e le scuole sicure». Due cortei, composti da centinaia di partecipanti, sono partiti da largo Cairoli e da piazza Oberdan e si sono riuniti in via Broletto. A pubblicizzare la protesta ci avevano pensato due giorni fa, alcuni studenti che avevano depositato un cumulo di macerie dinnanzi al provveditorato agli studi, come simbolo delle condizioni delle infrastrutture scolastiche. I contestatori hanno bruciato le bandiere e urlato slogan contro il Governo. Gli agenti, in tenuta antisommossa, sono stati attaccati con il lancio di uova e petardi. Accesi alcuni fumogeni nei pressi del consolato Usa.