
Il Presidente Sud Coreano Moon Jae-in è venuto in visita ufficiale in Italia ed oltre ad esponenti politici italiani ha incontrato il Papa in Vaticano.
Moon Jae-in è di religione cattolica ed è il terzo presidente cattolico della Corea del sud.
Il Presidente sud Coreano aveva preso un impegno con il Presidente nord Coreano Kim Jong-un, consegnare a Papa Francesco la volontà di Kim Jong-un di incontrare ufficialmente il Papa se si recherà in visita a Pyongyang.
Il Vaticano e la Corea del nord non hanno rapporti diplomatici. Ufficialmente tutte le religioni sono libere nel paese, sottoposto a dittatura e a un decennale isolamento internazionale, a patto che non interferiscano con lo Stato. Nonostante questa garanzia, presente nella Costituzione, solo pochissimi luoghi di culto autorizzati dal regime sono di fatto funzionanti ma di fatto nessuna attività religiosa pubblica è consentita.
Si tratta del primo invito di un leader nord Coreano a un pontefice dal 2000, quando il padre di Kim, Kim Jong Il, invitò Giovanni Paolo II, ma la visita non si realizzò mai.
Un evento impensabile, fino a quando è trapelato, che potrebbe portare a sviluppi inediti come l’avvio di un principio di libertà religiosa nel Paese che resta ai vertici nelle classifiche per la violazioni dei diritti umani. Secondo indiscrezioni rilanciate a Seul, il Papa sarebbe orientato ad accettare l’invito e potrebbe effettuare lo storico viaggio la prossima primavera. Del resto, quando visitò Seul nel 2014, Papa Francesco organizzò una messa speciale per la pacificazione.
La Chiesa della Corea del Sud ha già apprezzato l’apertura di Kim come un passo ulteriore verso la riconciliazione nella penisola, pur chiedendo che nella preparazione di un possibile viaggio, migliorino le condizioni della libertà religiosa nel Paese. Moon assisterà già nel pomeriggio di mercoledì 17 a una Messa per la Pace nella Basilica di San Pietro, officiata dal Segretario di Stato cardinale Parolin. Tra parentesi, due vescovi cinesi ai quali il governo ha consentito per la prima volta di recarsi a Roma, hanno invitato il Papa a recarsi in Cina, in quello che appare come il primo sviluppo dell’intesa del mese scorso tra Santa Sede e Pechino sulle nomine dei vescovi.
Il pontefice ha aperto a un possibile viaggio verso Pyongyang nell’udienza privata con il presidente sudcoreano Moon Jae-in che gli ha consegnato “l’invito verbale” del leader Kim Jong-un. Il Papa ha detto che darebbe una risposta senza condizioni se un invito ufficiale arrivasse.