
Inferno in Grecia dove un maxi incendio sta devastato la zona Nord-Est della Capitale: 60 i morti e 556 feriti. Chiesti aiuti europei per domare le fiamme. Migliaia i turisti in fuga.
L’inferno in Grecia si è scatenato in sole 24 ore a causa di un maxi incendio sviluppatosi a Nord-Est di Atene. La situazione appare drammatica: i morti accertati sono 60 mentre i feriti 556, di cui 16 bambini in condizioni disperate. La città più colpita è Mati, completamente rasa al suolo dalle fiamme; centinaia gli evacuati. Ritrovati carbonizzati decine di corpi nelle auto e sulla scogliera, in cerca di una via di fuga. La Guardia Costiera ha messo in salvo oltre 700 persone che hanno trovato salvezza tra le acque. Cinque invece, i corpi senza vita rinvenuti in mare.
In 24 ore sono stati registrati oltre 47 roghi, sparsi a Nord della Capitale greca. Le autorità sospettano fortemente che i roghi siano di origine dolosa; notizia avvalorata anche dallo stesso premier greco nell’aver parlato di “roghi asimmetrici”. Le cause che hanno portato all’inferno in Grecia, potrebbero essere legate a speculazione edilizia o ad uno stratagemma utilizzato dai piromani per poter saccheggiare case e negozi abbandonati. Tsipras fa però sapere che “Nulla resterà senza risposta”.
La Farnesina è al lavoro per verifiche ed assistenza ai connazionali e ha diffuso un numero di emergenza in caso di necessità: +390636225. La Grecia ha dichiarato lo stato di emergenza e chiesto aiuti ai partner europei. Spagna e Cipro i primi a rispondere all’appello, Italia e Turchia hanno già messo a disposizione due canadair per le domare gli incendi. Alexis Tsipras ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.