
Le feste si avvicinano e così anche la spesa per i famosi fuochi d’artificio che accompagnano e inaugurano le celebrazioni, oltre ad essere un spettacolo gradito da grandi e piccoli. Ma è davvero così per tutti? Gli animali, sia domestici che randagi, risentono dei forti rumori e dei gas emessi dalle esplosioni. Negli animali il senso più sviluppato è senza dubbio l’udito il quale raggiunge i 40.000 Hz nei cani e i 100.000 Hz nei gatti. Forti rumori e luci abbaglianti generano nei quattro zampe, uno stato di inquietudine e di disorientamento che li inducono a gemere, urinare, ansimare e tentare di nascondersi; inoltre, in stato di panico tendono a correre in strada senza meta con il rischio di essere investiti.
Oltre al problema sonoro per gli animali, le esplosioni rilasciano polveri fini (Pm10) tra quali bario, alluminio e ferro ad una percentuale che li rende velenosi sia per l’uomo che per l’ambiente. In Italia già molte città hanno adottato metodi eco – friendly: a Genova i festeggiamenti sono accompagnati da performance piromusicali mentre alla Reggia di Caserta vengono proposti spettacoli di luce.
Nonostante gli interventi da parte di associazioni per la protezione degli animali, tra cui WWF, la tradizione dei fuochi d’artificio è ancora molto diffusa. Per correre ai ripari ed evitare incidenti, la rivista online Focus.it ha proposto delle soluzioni utili:
- Evitare di lasciare soli gli animali nel momento d’agitazione ma non premiarli e cercare di rassicurarli poiché potrebbe essere recepito come un premio.
- Non tenerli legati ed immobili, non lasciarli in luoghi aperti come balconi o giardini.
- Cercare di sovrastare i suoni con televisioni, radio e musica.
- Lasciarli nascondere in casa poiché per loro quel luogo scelto per loro è il posto più sicuro in quel momento.
- Evitare soluzioni farmaceutiche, quali calmanti e sedativi, o somministrarli solo sotto prescrizione del veterinario.