
“La verità è questa qua, nessuno ti sostituirà”, una piccola frase rubata, ma che descrive perfettamente ciò che penso di “Corpo di Mare”, il nuovo singolo di Fabrizio Marcello, in arte Rum.
Artista di origine partenopea, può vantare una lunga percorrenza di studi classici. La sua formazione come cantante e compositore è avvenuta sotto la guida della musicista Valeria Frontone, direttrice della scuola Music&Arts e successivamente presso il Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Negli ultimi anni, ha ottenuto numerosi riconoscimenti artistici in altrettanti concorsi e contest.
“Corpo di Mare” è il terzo singolo di Rum, che succede “Il Bar Sopra il Mare” e “Settembre”. Prodotto dalla Sud in Sound e disponibile dallo scorso 17 Novembre, con questo brano l’autore racconta una storia che non è solo sua, ma quella di tutti coloro che hanno amato e sono rimasti delusi o hanno dovuto dire addio. Si tratta un profondo viaggio, ad occhi aperti, nelle acque del cuore.
Il pezzo ha un sofisticato sound Electro Swing, con qualche sfumatura retrò. L’attacco viene dato dal terzetto di fiati, con Gaetano Campagnoli al clarinetto, Antonio di Somma al trombone e Paolo Pironti al sax tenore. Il loro stile è energico, suadente, giocoso. Presi singolarmente, ognuno arricchisce la melodia con le proprie sfumature, ma insieme formano un ensemble e un sound unico. Ed ecco che entra in scena la voce calma e sicura di Rum, accompagnato dal contrabbasso e la batteria di Raffaele Sgammato e Marco Caligiuri. Insieme, i due formano un tappeto ritmico che sostiene perfettamente il peso della melodia soprastante. Infine abbiamo la chitarra di Raffaele Iovino, che risponde al cantante con un efficace contrattempo.
La prima parola ad essere pronunciata è “scusa” e da sola basta a farci entrare nell’atmosfera. Il pentimento per certi gesti e il peso di certe parole, rivolte a chi si ama o si ha amato, può diventare un’ossessione. Sono sempre i fiati poi a far partire il ritornello e anche la voce di Rum si apre, diventando più energica e decisa, come se volesse esprimere tutta la sua convinzione. È il pensiero di partire, andare lontano, imbarcarsi e scappare dai ricordi e dal dolore.
Questo dubbio si trasforma in certezza nella seconda parte, nonostante i ripensamenti e i rimorsi. Fanno la loro comparsa qui anche i cori di Luna di Domenico, che soavemente, accompagnano il cantante. E non importa quanto lontano si andrà, in cielo o in terra, niente potrà sostituire il mare tanto amato e sognato, e così neanche i ricordi e le emozioni vissute con la persona amata perché, seppur distanti, il cuore resterà sempre lei.