
Terrore a Città del Messico nel pomeriggio del 19 settembre: un terremoto ha colpito il paese facendo registrare danni e centinaia di vittime. Strage di bambini. Zone ancora senza elettricità.
Un terremoto di magnitudo 7.1 ha colpito il Messico: l’epicentro è stato registrato a 8 chilometri a Sudest di Atecingo ad una profondità di circa 51 chilometri. Le vittime accertate sono 240 ma il bilancio è destinato a salire, sono ancora molti i dispersi. Soltanto nella capitale, le persone che hanno perso la vita sono 117, 72 morti nello stato di Morelos e 43 a Puebla.
Critico risulta il bilancio tra i bambini: nella scuola Enrique Rebsamen di Città del Messico le vittime sono 36, 32 i minori e 4 gli adulti. Simbolo di speranza nella tragedia è Frida, una bimba intrappolata sotto le macerie e della quale è possibile intravedere le manine che si muovono; ora si combatte contro il tempo per estrarre la piccola e consegnarla ai genitori.
Il sindaco della capitale, Miguel Angel Mancera, ha disposto lo stato di emergenza in tutta la città. Oltre alle forze di sicurezza, hanno preso parte agli scavi e alle operazioni di soccorso molti volontari. Il rientro nelle abitazioni risulta essere lento e caotico: fughe di gas, strade chiuse, molte delle quali senza semafori messi ko dai black out, e mancanza di elettricità rendono difficile il ritorno alla normalità. Nel sud del paese quasi 4 milioni e 600mila tra case, negozi e altri edifici sono senza elettricità, in particolare nella zona della capitale e negli Stati di Guerrero, Morelos, Puebla, Oaxaca, e Tlaxcala.
Il Papa:“In questo momento di dolore voglio esprimere la mia vicinanza e preghiera a tutta la cara popolazione messicana” concludendo poi con parole di cordoglio per i familiari delle vittime. Tramite un comunicato stampa della Santa Sede si rende noto:”A seguito del terremoto che ha colpito con straordinaria veemenza il Messico, causando – secondo dati accertati, ma non definitivi – almeno 250 vittime, oltre a ingenti danni materiali, Papa Francesco, mediante il dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, ha stabilito di inviare un primo contributo di 150mila dollari per il soccorso alle popolazioni in questa fase di emergenza“.