
Credete che coniugare dieta e aperitivo sia impossibile? Siete forse dell’idea che per mantenere un equilibrio alimentare, per essere sani e in forma sia doveroso rinunciare ai rilassanti ed attraenti happy hour sulla spiaggia? Nulla di tutto questo è vero. Se siete infatti disposti a qualche compromesso e a scelte consapevoli e ponderate, ai vostri cin cin in comitiva non mancherà né il buon gusto, né il bon senso ma solo i postumi di un’abbuffata con annessi sensi di colpa. Ecco, dunque, qualche consiglio per gestire sfizi di gola e silhouette.
Premessa: l’aperitivo non è un sostitutivo della cena, ma solo un dolce preambolo al vero e proprio pasto. Dunque, bando a buffet strabordanti di bombe di zuccheri e carboidrati. No anche a stuzzichini da banco: patatine, arachidi e salatini. Via libera, invece, alle crudité di verdure: carote, finocchi, sedano, peperoni e cetrioli da intingere in salse a ridotto contenuto calorico, a base, ad esempio, di yogurt magro, di soia o greco. Assolutamente approvati anche gli spiedini di frutta mista.
Ma veniamo al protagonista dell’aperitivo. Il cocktail. Come possiamo brindare senza per questo sovraccaricare il fegato? La risposta è: vino rosso. Ebbene sì, un bicchiere di nettare d’uva non provoca alcuno scompenso. Al contrario, se assunto con moderazione, è addirittura un must della dieta mediterranea, poiché contiene il resveratrolo, un antiossidante in grado di ridurre il rischio di fibrillazione arteriale e di infarto del miocardio. Inoltre, è strumento di prevenzione nei confronti di diabete, osteoporosi, malattie neurodegenerative, inibisce l’iniziazione tumorale e pare abbia anche un effetto protettivo dall’Helicobacter Pylori, virus gastrico alquanto diffuso.
Qualora, invece, siate astemi, o semplicemente rigorosi salutisti, le alternative sono i centrifugati di frutta e verdura, ancor meglio gli estratti. Infatti, mentre le prime hanno una percentuale maggiore di scarto e quindi meno nutrienti, i secondi mantengono le proprietà nutrizionali anche fino a 72 ore dopo.