
Raccontare, ma soprattutto studiare in tutte le sue molteplici sfaccettature, il trasversale carattere di Antonio De Curtis in arte Totò: il fenomeno comico più rilevante del Novecento italiano.
Questo sarà l’obiettivo principale del convegno internazionale “Diagonale Totò”, ideato dal Suor Orsola Benincasa di Napoli nell’ambito del progetto “Totò l’arte e l’umanità”: le celebrazioni per il cinquantennale della scomparsa di una delle più grandi ‘maschere’ della commedia italiana promosse dalla Regione Campania in collaborazione con la Fondazione Campania dei Festival.
Il convegno si terrà nelle giornate: 19 e 20 giungo al Suor Orsola. In questo grande evento ci saranno tre sessioni di discussioni e oltre quindici interventi per un’analisi incrociata del‘fenomeno Totò’ che metta insieme le risultanze di studi storici, antropologici, cinematografici, linguistici e sociologici. Inoltre, come anticipa il Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro “La linea trasversale rappresenta il vero tratto caratterizzante dell’artista Totò: essa ricorre nel profilo sbilenco del volto e ritorna nello sguardo, deviato e obliquo, fino a segnare il percorso conoscitivo del linguaggio dell’artista, disarticolando l’usuale rapporto tra significante e significato, scardinando le più elementari regole di comunicazione e puntando all’uso obliquo della parola, al potenziamento della sua ambivalenza”.
L’incontro che prenderà il via il 19 giugno alle ore 15:00 nella Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa, sarà aperto dal Rettore Lucio D’alessandro e del presidente della Fondazione Campania dei Festival, Luigi Grispello. In questa prima giornata, si discuterà delle più recenti indagini su Totò, con una focalizzazione del contesto in cui si iniziò a sviluppare il mito dell’artista. Sarà inoltre prestata particolare attenzione alla fenomenologia della “battuta”, considerata in un’utile prospettiva linguistica, così da far emergere la natura tuttora unica e inimitabile della “stralingua” di Totò, uno strumento potente non soltanto a scopo ludico, ma come lente di ingrandimento sulle dinamiche storico-sociali italiane.
Le tre sessioni (La contraddizione consentita, La maschera e i volti, Le stagioni di Totò), coordinate rispettivamente da Emma Giammattei, Marino Niola e Valerio Caprara, ospiteranno gli interventi multidisciplinari di studiosi provenienti da università italiane ed europee (da Wittenberg ad Osnabrück): linguisti, filologi, filosofi, storici e critici cinematografici: da Roberto Escobar a Paolo Isotta, da Orio Caldiron a Ennio Bispuri, da Augusto Sainati a Dino Cofrancesco.
Il giorno seguente, martedi’ 20 giugno alle ore 20:30 (la partecipazione è su invito) ci sarà il gran finale al Piano Mostre dell’Ateneo con una performance multimediale dell’attore napoletano Maurizio Casagrande, ideata per far dialogare vari interpreti contemporanei con le formule comiche e i modi di dire più significativi del repertorio dell’attore ormai entrati nel patrimonio linguistico nazionale.
Grazie al lavoro del Centro di Ricerca “Scienza Nuova” dell’Università Suor Orsola Benincasa tecnologie innovative proietteranno possibili dialoghi contemporanei tratti dall’universo Totò e provocheranno interazioni tra attori, pubblico e scenografie digitali.
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