

Una sinergia, una proficua collaborazione che è stata ripresa quest’anno, quella tra il Master in Drammaturgia e Cinematografia, coordinato da Pasquale Sabbatino dell’Ateneo Federiciano e il Napoli Teatro Festival Italia, diretto da Ruggero Cappuccio e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival presieduta da Luigi Grispello. E proprio questa mattina, davanti centinaia di studenti si è tenuto l’incontro “Festival campus. Dal testo alla scena”, presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II di Napoli. Tra i tanti volti della kermesse, presenti il regista Antonio Capuano e l’attore Alessandro Preziosi, impegnati con due anteprime assolute nella decima edizione del Napoli Teatro Festival Italia 2017.
Il regista napoletano, propone la regia e la riscrittura di “Le serve”(atteso il 29 e 30 giugno al Teatro Sannazaro) , un atto unico di Jean Genet del 1946. Durante l’incontro con gli studenti, Capuano ha spiegato i motivi per cui ha proposto il drammaturgo francese, Jean Genet per il Napoli Teatro Festival: “In primo luogo vi consiglio di accostarvi a Genet che è un grandissimo drammaturgo. Vorrei dirvi che ho proposto l’autore francese, perché ho una simpatia per un attrice italiana (Gea Martire) la quale mi ha chiesto di fare qualcosa per il teatro festival, così io ho preso un mio testo di circa 40 anni fa in cui ho un ricordo meraviglioso di Genet”.
Il testo è una commedia tragica e violenta liberamente ispirata ad un fatto di cronaca realmente accaduto nel febbraio del 1933 a Le Mans, in Francia. Questa commedia racconta di due cameriere (serve) interpretate dalle due attrici napoletane Gea Martire e Teresa Saponangelo che erano a servizio presso una famiglia borghese composta da coniugi di mezza età e figlia, in seguito ad un rimprovero per un banale incidente, massacrarono madre e figlia.
Però come afferma Antonio Capuano: ” Quello che ho scritto io, è tutta un’altra cosa rispetto al testo originale di Genet. Voi studenti di Drammaturgia, studiate proprio questo, quindi dovreste cercare di capire il lavoro fatto da me nel riscrivere il testo, trasformandolo dal francese al napoletano. E’ stato un lavoro molto difficile di traduzione, però mi è piaciuto molto riscrivere il testo nella mia lingua che è il napoletano”.
L’altro ospite dell’evento è stato l’attore partenopeo Alessandro Preziosi ,che sarà il protagonista di “Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco”(il 27 e 28 giugno al Cortile d’Onore di palazzo Reale) , di Stefano Massini con la regia di Alessandro Maggi. L’attore campano nella conferenza spiega la scelta di portare al festival quest’opera di Van Gogh: “La scelta di teatralizzare un testo come questo che nasce per il teatro però non include in maniera scontata la parola teatralizzare, nel senso che un testo teatrale ci racconta una storia, poi questa storia la teatralizziamo a seconda della drammaturgia che include una serie di eventi ,di interpretazioni, l’allestimento, le scene, i costumi. Quindi tutto questo crea la drammaturgia, non soltanto all’interno del testo, ma anche la scenografia e il suono. Dico tutto ciò perchè, per affrontare un testo del genere, non si può partire dal presupposto che parlando di pazzia sia condivisibile per tutti. Quando si parla di pazzia, ci sono molti luoghi comuni. Ciò che racconta il testo è reale o è solo nella mente di Van Gogh? “. A questo interrogativo ognuno risponderà dopo aver visto l’opera a teatro, così da poter dare un’interpretazione personale.

In occasione dell’incontro è stata presentata agli studenti la decima edizione della manifestazione, le sue peculiarità e l’intero progetto culturale. Anche quest’anno, per tutti gli spettacoli in programma, gli specializzandi del Master, saranno impegnati nella realizzazione di un “diario di bordo critico”, ospitato sul sito ufficiale del Napoli Teatro Festival Italia in un blog dedicato.
E’ intervenuto anche il prof. Pasquale Sabbatino che ha dichiarato: “Il Festival e l’Università hanno sempre costruito un rapporto di proficua collaborazione, lavorando di volta in volta intorno alla scrittura per la scena e alla rappresentazione teatrale, dialogando con autori, registi e attori, interrogandosi sulla funzione della critica. L’obiettivo primario del Master di formare la nuova generazione di drammaturghi e critici passa necessariamente attraverso il duplice e dinamico passaggio del teatro senza sipario dentro le aule universitarie e l’auspicabile e stimolante frequentazione delle sale teatrali da parte degli studenti e delle nuove generazioni. Una sfida per costruire nel presente il futuro del teatro e della ricerca”
Il Festival sarà inaugurato in Piazza Plebiscito, lunedì 5 giugno (dalle ore 21.30) con Luce del Sud, il concerto di Franco Battiato in scena con la sua Electric Band e con gli archi della Symphony Orchestra e proseguirà fino al 10 luglio. Negli anni la manifestazione si è affermata sempre più come straordinario strumento di valorizzazione e promozione di tante realtà artistiche della nostra Regione e del nostro Paese.
L’auspicio è che anche questa edizione possa avere un grande successo e valorizzi al massimo le tante realtà artistiche del panorama campano e nazionale. I primi numeri intanto sono confortanti, infatti in 48 ore sono stati venduti circa 1500 biglietti, la biglietteria è stata completamente presa “d’assalto”.