
Diego Armando Maradona, che sia il San Paolo o il San Carlo, è sempre lì a dare spettacolo da vero show men. Ieri sera dopo la performance al San Carlo, alle 3 del mattino era ancora a cena, all’Hotel Vesuvio dove alloggiava, gustando tutte le prelibatezze dello chef Gennarino Esposito.
Oggi dopo la partecipazione alla cerimonia “Hall of fame del calcio italiano”, a Palazzo vecchio a Firenze, in cui è stato premiato, realizzerà un’intervista per l’emittente partenopea Piuenne.
Ieri sera il campionissimo argentino, sul palco del teatro partenopeo, ne aveva per tutti, non ha risparmiato nessuno, neanche i nemici di sempre Blatter e Platini, rispettivamente ex presidente Fifa ed ex presidente Uefa. Infatti alla comparsa dei due “cartonati” degli ex presidenti, Maradona ha subito tuonato: “No, questi due no. Sono dei ladri, hanno portato via tutto. Vero presidente?”.
Interrogativo, rivolto al presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, presente allo spettacolo in prima fila, accompagnato dalla moglie Jacqueline e al fianco del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.
Maradona lo ha prima elogiato e poi incoraggiato: “Ci ho parlato e lui come noi – ha detto rivolto alla platea di spettatori/tifosi – vuole vincere. Certo, per essere più grandi però servirebbero un altro paio di scudetti…”.
Dopo Diego, infatti, lo scudetto non è più passato dalle parti di Napoli, neppure quando l’anno scorso un altro argentino, Gonzalo Higuain, ha segnato 36 goal in un campionato, superando il record che resisteva da tanti anni di 35 goal. Maradona non l’ha mai citato, ma ha incitato la folla: “Con la maglia azzurra io ho sognato preferendo seguire il cuore e non accettando l’offerta del Barcellona che mi proponeva il raddoppio dello stipendio. Per quello a Napoli mi sento a casa, perché io non tradisco”.
Attimi di commozione invece, quando Diego inizia a parlare della sua famiglia, a cominciare dal figlio Diego junior a cui dice: “Non ti lascerò più, trent’anni dopo ti chiedo scusa”. Poi si commuove quando ricorda i suoi genitori, papà Chitoro e la mamma Donna Tota.
Infine, non poteva mancare un commento su Papa Francesco, dal momento che il Pibe de Oro, in Argentina è famoso quanto il papa se non di più: “Mi ha riavvicinato alla Chiesa, ci siamo incontrati e gli ho detto che non serve una banca al Vaticano. Anche lui è d’accordo con me”.