
La notizia, divulgata dal Wall Street Journal, sarebbe di quelle più paradossali e che potrebbero oltretutto portare a una vera rivoluzione in tutta l’editoria: Amazon, la società capitanata dal fresco cinquantenne Jeff Bezos, vuole aprire negli Stati Uniti 300 o 400 librerie “brick and mortar” cioè di mattoni e malta, e quindi più che reali, non parliamo di bookshop on line, ma luoghi veri dove comprare libri di carta. La società che ha cavalcato la crisi della carta stampata, negli anni addietro, adesso, nel pieno della maturità si converte all’oggetto stampato. Ma sarà vero?
Di vero per ora c’è che Amazon ha già aperto una libreria nella città madre della compagnia, ovvero Seattle e a novembre scorso. Il negozio è situato in un centro commerciale, vende libri e i dispositivi Kindle e Fire di Amazon. Vi si possono reperire circa 5.000 titoli in qualsiasi momento e sono selezionati dagli utenti non dagli editori, laddove ce ne sono milioni sul suo sito web omonimo. La libreria di Seattle nasce come un’estensione fisica di amazon.com e poi pratica gli stessi prezzi del negozio online, quindi generalmente sono scontati rispetto agli altri rivenditori.
Se risultasse vera l’anticipazione che ha fatto Sandeep Mathrani, Ceo di General Growth Properties, un attore nel mondo dei grandi magazzini: “L’obiettivo di Amazon se capisco bene è aprire 300 o 400 librerie fisiche” , la notizia sarebbe sorprendente. In realtà forse va letta con l’intenzione di altri attori del business online come Bonobos and Warby Parker di atterrare nel mondo reale con negozi fisici.
J. Hottovy, un’analista che segue Amazon per Morningstar Research, interpellato sulle dichiarazioni di Mathrani ha detto che sono un po’ un grattacapo, che investire in vetrine non si adattarebbe bene non solo con la storia della società, ma anche con gli investimenti fatti, sulle sue parti fondamentali del business, che si tratti di e-commerce, che si tratti della logistica, e che vederli andare così lontano sarebbe una sorpresa.
É effettivamente una cosa che lascia a bocca aperta molte persone che hanno sempre identificato Amazon, che opera da due decenni oramai, con un nuovo tipo di business, con l’avvento di internet nei settori dell’economia e oltretutto bisogna riconoscere il merito di aver messo a disposizione quasi ogni titolo o autore degli ultimi cento anni.
Inoltre, occorre anche considerare che un altro grande quotidiano americano, il New York Times, ha pubblicato i dati di un’indagine sul calo del 10% delle vendite degli ebooks a fronte di una crescita delle vendite del cartaceo, e forse è vero che Amazon ha bisogno di rivedere le proprie strategie di mercato. Ma non in modo così radicale dopotutto da sovvertire tutto il suo impianto.