
Alcuni ragazzi e ragazze del quartiere di Scampia hanno deciso di unirsi e di invertire la rotta rispetto a ciò che li circonda e di dare un input al sistema che è un segnale forte a tutta la società promuovendo un prodotto che è made in Scampia e che adesso utilizza anche un canale e-commerce.
La cooperativa “la Roccia” è senza scopo di lucro e promuove l’integrazione sociale attraverso lo svolgimento di attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Grazie alle idee di questi ragazzi nasce il progetto del marchio Fatto@Scampia per valorizzare la proprie competenze, le proprie esperienze e il proprio percorso umano, a Scampia, dove le cronache narrano spesso solo di storie di disagio sociale, di camorra di omicidi e di droga.
Commercializzano borse, borselli e pochette, abiti, teli, ma anche album, portadocumenti e quaderni che in questo periodo possono rappresentare anche delle ottime alternative ai normali regali natalizi. Il progetto che comprende due laboratori, di prodotti sartoriali e di cartotecnica, vive già da alcuni anni.
Dal 2004, infatti, è attivo il laboratorio di sartoria che prende il via da un corso di formazione per sarte della Regione Campania con il quale un gruppo di ragazze del quartiere ha deciso di dedicarsi ad un’iniziativa che ha permesso loro di costruirsi una specializzazione e di crearsi un’opportunità di lavoro. Si situa presso il centro Alberto Hurtado dove si insegnano saperi e conoscenze tecniche nel rispetto della cultura della legalità.
Il laboratorio di cartotecnica nasce invece nel 2009 e si trova presso la “Bottega artigiana per il libro” nella ex dimora del custode della scuola E. Morante di Viale della Resistenza. L’idea è partita da 4 giovani, i quali si sono formati alla scuola del maestro napoletano di legatoria artigiana, Michele Eliseo. Con le loro idee hanno avuto anche un finanziamento della Fondazione Vodafone Italia e la concessione da parte della Provincia dei locali contigui alla scuola.
Il marchio fatto@scampia rappresenta l’esempio di come con la forza e la vitalità dei giovani si possa promuovere un altro tipo di società e di tessuto economico, nel rispetto dei valori della legalità e della tradizione e contribuendo allo sviluppo e alla diffusione della cultura del lavoro.