
Il “day after” della Notte della Legalità, l’evento che è andato in scena, ieri sera al Vomero, sostituendo l’ormai consueta Notte Bianca, ha suscitato parecchie polemiche e perplessità. I dati, o ancor meglio, i fatti oggettivi, raccontano di una serata che ha riscosso poco successo, sia da un punto di vista attrattivo, sia sotto il profilo commerciale.
In primis, ciò che ha deluso, è stata la scarsa partecipazione dei negozianti, che, quasi all’unanimità, non hanno creduto nell’iniziativa, lasciando abbassate le saracinesche, demotivati, probabilmente, anche dalla scarsa promozione, esclusivamente online, della serata.
Un altro tasto dolente, ha riguardato l’ efficacia comunicativa, dell’intento finale: in molti si sono domandati, quale fosse il fine ultimo, che l’evento si proponeva di perseguire, essendo la “legalità” un tema talmente ampio, da non poter essere trattato in un’unica notte.
Inoltre, anche l’affluenza del pubblico, ha fatto registrare qualche lacuna, contrariamente alle precedenti edizioni della Notte bianca, dove il quartiere collinare, era stracolmo, in ogni angolo.
Infine, ciò che ha maggiormente colpito, l’opinione dei cittadini, è stato il fatto increscioso che si è verificato, in via Luca Giordano, dove 2 giovani, di circa vent’anni, sono stati accoltellati, sotto gli occhi dei passanti increduli. E’ perlomeno paradossale, che si siano verificati degli episodi così gravi, in una notte che, a tutti noi, avrebbe dovuto insegnare qualcosa, soprattutto sul piano dell’educazione civica.