
Avete capito bene, per il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, noto anche con l’acronimo MiBACT , i furti che avvengono sempre più spesso all’interno degli scavi di Pompei, sono fisiologici.
A denunciare l’ennesimo schiaffo ad uno dei tesori mondiali per eccellenza, è il deputato del Movimento Cinque Stelle On. Gallo che al Il Mattino dichiara: “Il rischio di furti nell’area archeologica a Pompei è estremamente alto – spiega l’onorevole Gallo – eppure, nonostante il Governo ammetta che dietro al trafugamento di alcuni reperti potrebbero esserci associazioni criminali, le risposte di contrasto che fornisce solo vaghe. Di più: tra le righe lascia intendere che il fenomeno sarebbe fisiologico e, dunque, bisogna anche un po’ farsene una ragione”.
E se le cose non bastassero, la notizia più grave è che dietro questi furti si nasconderebbero organizzazioni criminali specializzate nella ricettazione di manufatti, reperti ed altro. A lanciare l’allarme è la Procura di Torre Annunziata.
Dal MiBACT fanno sapere che sono in corso dei lavori di adeguamento che consentiranno di monitorare con l’ausilio di telecamere, i siti più sensibili nonché, la realizzazione di una nuova recinzione perimetrale.
Purtroppo non è dato sapere quando termineranno tali lavori necessari, a proteggere un tesoro di così inestimabile valore. Ma il M5S non molla: “presenteremo un’altra interrogazione per ricevere numeri e tempistiche”.