
Continua l’emergenza profughi, un problema che sta interessando il nostro paese e anche la città di Milano è stata colpita da questa crisi. A tal proposito, il sindaco Giuliano Pisapia ha voluto dire la sua: “L’amministrazione e la città hanno già fatto la loro parte e continueranno a farla. La catena di solidarietà è stata straordinaria, ma più di così Milano non può fare”. Il capoluogo lombardo, infatti, ha visto molte famiglie italiane e non recarsi presso la stazione Centrale e dare aiuti ai profughi che si trovano in stazione da giorni. Non sono mancati i volontari e l’assistenza continua per queste persone ferme a Milano con la speranza di riuscire, un giorno, a raggiungere la tanto ambita Germania o anche altri paesi esteri. Il sindaco Pisapia, però, ha chiesto che ulteriori profughi vengano mandati in altre città poiché, a suo parere, l’Italia già ha subito l’abbandono da parte dell’Europa ed è necessario che almeno le sue regioni collaborino. Per questo motivo, chiede che i profughi possano essere mandati anche in altre città e che possano essere divisi in modo proporzionale senza subire il tracollo a Milano. Nel frattempo, fuori dalla Stazione Centrale continuano i presidi. Da una parte, giovani e non protagonisti di cori leghisti contro i clandestini e il loro arrivo nella città meneghina, dall’altra, invece, i ragazzi dei centri sociali che chiedono aiuto per queste persone e implorano la fine delle guerre. Una situazione che, se non viene tenuta sotto controllo, rischia di scappare di mano proprio come sta succedendo, in queste ore, a Ventimiglia sul confine con la Francia. Il sindaco Pisapia è ben disposto ad accogliere profughi nella sua città, ma entro i limiti e quindi chiede la collaborazione da parte del resto dell’Italia per riuscire a vincere, insieme, questo problema che ci vede come protagonisti.