
Ormai è veramente un’emergenza a livello mondiale. Solo in Italia, secondo l’Istat, sono3 milioni di persone a soffrire di disturbi del comportamento alimentare e il 95% di queste sono donne, non solo giovani e adolescenti, ma anche adulte. Senza contare che il fenomeno si sta espandendo anche alla sfera maschile.
Con numeri del genere, ci si rende conto di non poter restare indifferenti e anche se fare qualcosa di concreto per aiutare queste vittime è molto complesso, il governo francese ci sta provando. La proposta di due emendamenti viene dal deputato socialista Oliver Véran, appoggiato dal Ministro della Salute Marisol Touraine. Questi si muovono in due direzioni: da un lato si esige una riforma sanitaria nella cura a questi disturbi, dall’altro, bisogna limitare e punire chi incentiva modelli eccessivamente magri. Sul banco degli imputati spiccano i blog pro-ana e mia e le aziende della moda. I primi coinvolgono chi si proclama favorevole rispettivamente all’anoressia o alla bulimia e sono blog sui quali le ragazze si scambiano consigli e altre pratiche per espellere il cibo ingerito. Il mondo della moda, dal canto suo, è accusato di inneggiare tali comportamenti autolesionistici attraverso immagini di modelle eccessivamente magre e denutrite, facendo passare l’idea che per sfilare in passerella bisogni esibire corpi scheletrici.
Può sembrare eccessivo attribuire a queste agenzie un’influenza così forte, ma a furia di subire simili bombardamenti, tali immagini entrano inconsapevolmente nelle routines quotidiane delle giovano donne e delle adolescenti, specie in momenti critici della vita. In questo senso, allora, la Francia potrebbe concretamente schierarsi contro i messaggi equivoci dell’industria della moda, prevedendo per le modelle un indice di massa corporeo (IMC) non inferiore a 18 , al di sotto del quale, l’OMS già parla di malnutrizione. Un provvedimento simile è già stato attuato in Israele lo scorso anno, ma ancora prima dalla Spagna, seguito da polemiche anche in Italia e in Belgio. Ancora, negli emendamenti francesi si prevede, sempre che saranno attuati, una multa di 75mila euro e la reclusione fino a 6 anni per le agenzie che non siano in grado di provare con certificato medico il perfetto stato nutrizionale delle proprie modelle. In più, sarà previsto il reato per “promozione della magrezza eccessiva”, di cui sarebbero accusati i blog sopra citati.
Oltre ai sostenitori, non sono mancate critiche a questi emendamenti. Tra i critici spicca Gregory Lassus-Debat della rivista Causette, il quale mette in guardia dalla confusione che un corpo magro può generare, in quanto, ricorda, di belle ragazze sane e magre di costituzione ne esistono e non sarebbe giusto escluderle a priori dalle passerelle. Insomma, sembra veramente che il mondo stia lanciando un grido generale e una dichiarazione di guerra a questo disturbo tanto pervasivo quanto letale, anche se, ovviamente, non mancano le perplessità e i punti sono ancora da definire, soprattutto per evitare di stilare legislazioni troppo restrittive, o al contrario permissive. Staremo a vedere, sempre schierati a favore del benessere e della buona salute.