
L’ultimo sospiro del 2014, il 31 dicembre, è stato un momento polare per l’Italia intera, soprattutto per il sud Italia che si è ritrovata nella morsa del freddo proveniente dalla Russia. Molti lavoratori hanno così pensato di disertare il lavoro per starsene al calduccio a casa, oppure, da quanto dichiarato, non sono riusciti a raggiungere il loro posto di lavoro a causa della presenza della neve, anche a quote basse; ed ecco che è scoppiato il “caso assenteismo”. Che si siano messi d’accordo, oppure no, la coincidenza vuole che nello stesso giorno sia a Napoli, che a Roma molti lavoratori non si sono presentati. E così l’anno è iniziato con la resa dei conti, per ben 200 netturbini nel caso napoletano e circa un centinaio di vigili urbani a Roma.
Il caso fa parlare e subito si aprono le inchieste della procura che dovranno ora verificare tutti i casi di assenteismo, molti dei quali giustificati con certificato medico per malattia. Ma è proprio questo il problema, troppe assenze permesse anche per motivi futili, e i controlli sono davvero inesistenti. La protesta alza i toni e anche Zaia, il governatore veneto offre la sua soluzione al problema, proponendo il licenziamento, qualora venga riscontrata l’assenza ingiustificata. Zaia, poi si rivolge proprio a Renzi chiedendogli di stilare subito un provvedimento che consenta di poter allontanare il dipendente pubblico dal suo impiego in caso di assenteismo oppure scarso rendimento.
Inizia male il 2015 per i dipendenti pubblici, stop alle assenze ingiustificate, soprattutto per quelli più pigri e svogliati che spesso si sentono protetti dal contratto statale, che è carente di controlli. Diverso è il settore privato dove invece, il più delle volte, il dipendente non può assentarsi neanche per malattia altrimenti viene licenziato. Un divario troppo ampio tra il settore pubblico e privato che lo Stato non può non regolamentare. Non esistono lavoratori di serie A e di serie B, non dovrebbero avere tutti gli stessi diritti? Intanto nei prossimi giorni sia a Napoli che a Roma si indagherà sul caso, anche se a Napoli, il vicesindaco afferma che il problema in città è del tutto fisiologico, dato che la maggior parte dei netturbini sono ultra sessantenni e quindi a causa del freddo potrebbero aver avuto davvero dei problemi di salute. Le sanzioni scatteranno e saranno pesanti, e sono già scattati i primi provvedimenti. E partiranno anche i blitz di controllo con gli ispettori per tutti i lavoratori, per verificare che eseguano a puntino il proprio lavoro; il primo esempio a Bari, il Sindaco ha dato via a un blitz notturno per controllare la squadra del trasporto pubblico e verificare così, che tutti fossero al loro posto ad eseguire la propria mansione lavorativa.