
Un passo nella storia del primo Novecento in una delle tante perle architettoniche e artistiche abbandonate della città di Napoli: la chiesa Matri divinae gratiae dicatum dedicata alla divina madre della divina grazia, riscopre dopo trent’anni la luce del sole. Rinasce grazie a Marzio Alfonso Grimaldi e alla sua omonima casa editrice e libreria antiquaria, aprendo un cantiere di ristrutturazione della chiesa con lavori autorizzati dalle Soprintendenze ai Beni architettonici e al Polo Museale, spostando anche la sede principale dalla Riviera di Chiaia in Via Carlo Poerio. Una piccola chiesa custodita come un gioiello antico e prezioso fino alla morte del suo ultimo custode, padre Tancredi.
Erano gli anni Ottanta quando fu abbandonata e chiusa da un catenaccio. Da lì agli anni a seguire, più nessun’altro c’è stato a prendersene cura. Dagli anni Ottanta ad oggi in quella chiesa non regnava che l’incuria, il degrado, il vandalismo, nonché i segni rovinosi del tempo che lasciavano polvere, cartacce e mozziconi. Solo due anni fa dopo un bando pubblico in collaborazione con la Curia, le Soprintendenze al Polo Museale e ai Beni architettonici, viene concessa l’autorizzazione benché fosse indirizzata a scopi culturali e sociali a Marzio e sua figlia Simona Grimaldi che emancipano la chiesa dalla decadenza e la restituiscono alla città, dopo trent’anni, più bella che mai. “Mi piangeva il cuore a vedere questo posto così malridotto”, spiega Grimaldi. Così il piccolo tempio torna a brillare portando nel tempo quel fascino antico tipico del Novecento. Ora come una chiesa-libreria accoglie nella sua ex sagrestia la celeberrima Casa Editrice e Libreria Grimaldi con tutti i suoi più grandi capolavori, come in uno show room di Antiquariato e di modernità che ritornano a splendere come trent’anni fa.
L’antica stanza che una volta ospitava il letto del sacerdote, invece, è adesso un suggestivo studiolo dal quale si può intravedere la cappella munita ancora del suo piccolo coro e del suo altare. È qui che, Grimaldi, come un ufficio circondato di carte e profumo di inchiostro, accoglie chiunque si interessi alla cultura promossa dalla sua Casa editrice e chiunque voglia anche solo per una giornata dedicarsi alla lettura e al sapere. Tutte le 220 pubblicazioni della Grimaldi, dal 1978 ad oggi, sono in vetrina su dei grossi scaffali in legno. Ogni mensola racconta un’epoca, troverete le Grandi opere della Napoli seicentesca e settecentesca e nella stessa raccolta anche cenni di antichi volumi dell’Antico Regime delle Due Sicilie, ma anche stampe di artisti, di cronaca e di antichi viaggiatori storici. Ancora volumi originali ed edizioni straordinarie legate alla storia della gastronomia come il primo scritto sulla cucina vegetariana a Napoli ‘’Del vitto pitagorico’’ . Su ogni pagina c’è il segno dell’antica tradizione libraia partenopea che ha da sempre una sobrietà e un eleganza indescrivibile che insegna a tutti il valore della cultura e del sapere.