
Sblocca Italia: un emendamento inserito nel “piano gestione” degli arretrati potrebbe cancellare quelle cartelle di Equitalia con un valore inferiore ai 300 euro, che la società non ha potuto riscuotere. Nei fatti si tratta di una sanatoria, ma di certo non è questa l’intenzione, perché in realtà a queste cartelle corrisponderebbero quei crediti inesigibili. Però di fatto si crea una disparità tra contribuenti che è inaccettabile. Ogni tre anni, infatti, Equitalia redige una lista di pratiche ritenute inesigibili agli enti per conto dei quali è autorizzata a riscuotere crediti.
Gli enti a loro volta, Agenzia delle Entrate, Inps, Comuni, fanno dei controlli per verificare che sia stato fatto il necessario per riscuotere queste entrate. Il problema è che questa cadenza triennale non è mai stata rispettata e le proroghe, stabilite di volta in volta dalla Legge, non hanno fatto altro che procrastinare il termine, e le cartelle sono cresciute di numero fino a raggiungere una tale quantità, che adesso si parla di un importo complessivo non riscosso pari a 545 miliardi di euro.
Il prossimo gennaio 2015 gli enti di cui sopra potrebbero trovarsi di colpo a dover controllare questa sterminata quantità di pratiche che si sono accumulate nel tempo, causando una paralisi a molti dei già agonizzanti uffici delle amministrazioni chiamate in causa. Il calendario del nuovo piano di gestione inverte le cose e stabilisce di effettuare i controlli a partire dai ruoli recenti per recuperare più avanti negli anni i ruoli più antichi. Così, Equitalia nel 2017 dovrebbe trasmettere ad Agenzia delle Entrate, Inps ed enti territoriali l’arretrato del 2014, nel 2018 quelli del 2013, nel 2019 l’arretrato del 2012 e così fino al 2031, per recuperare l’arretrato del 2000. Al nuovo calendario è da aggiungere la cesoiata sui controlli, che saranno fatti a campione, e realizzata per il principio dell’economicità dell’azione amministrativa, che prevede dunque il limite dei 300 euro di valore unitario al di sotto del quale le cartelle non sono soggette al controllo. E chi deve pagare anche solo pochi euro di più? Spiacenti, sarà per la prossima sanatoria.