
Chi lavora nell’ufficio marketing e comunicazione della Coop ha voluto senza dubbio rendere indimenticabile l’esordio della catena nel settore della vendita degli anticoncezionali e allo stesso tempo ha voluto lanciare un messaggio a favore della prevenzione delle malattie trasmissibili sessualmente. Questo è quel che non si può non pensare vedendo il nome dato ai primi profilattici a marchio Coop: invece di far comparire il nome dell’azienda si è infatti puntato su un nome allusivo ma che allo stesso tempo invita a non correre rischi, ovvero “Fallo protetto!”. Le allusioni e i doppi sensi non si esauriscono nel nome scelto per i primi anticoncezionali con cui la Coop fa il suo ingresso in questo settore: sulla confezione è infatti visibile un uccellino che cinguetta serenamente dentro una gabbietta la cui forma ricorda senza possibilità di sbagliare un preservativo e grazie alla quale è al sicuro dal micio che vorrebbe farlo diventare il proprio pranzo.
L’efficace scelta di marketing effettuata rischia di far passare in secondo piano il dato probabilmente più interessante per gli analisti del settore, ovvero il fatto che quello compiuto è per Coop l’esordio assoluto nel campo dello sviluppo e produzione di materiale medico. Quindi si può dire che con questo prodotto la Coop, ha allargato il proprio raggio d’azione nell’ambito dei prodotti sanitari, perché l’entrata nel settore della produzione di materiale medico (settore nel quale si stima vengano annualmente venduti poco meno di 100 milioni di pezzi, per un giro d’affari di circa 80 milioni di euro) segue quella, avvenuta tempo addietro, nei settori collegati dei medicinali e degli integratori alimentari.
I numeri del settore in cui Coop è oggi entrata ufficialmente sono numeri senza dubbio di tutto rispetto, ma non si può tacere il fatto che l’Italia purtroppo sia, tra i paesi facenti parte dell’Unione Europea, quello dove i preservativi sono meno utilizzati. Questo è il preoccupante dato che la Lila, rammentando come sia ancora troppo elevato il numero di italiani che ignora come il virus dell’HIV si trasmetta principalmente per via sessuale, ha voluto rimarcare proprio in questi giorni, in occasione dell’analisi di mercato mercato dei contraccettivi, tra cui quello Coop.