
E’ la tendenza del momento, una nuova forma d’arte urbana, pacifica, ecologica, multicolore e assolutamente femminile.
Stiamo parlando dello Yarn Bombing, il il nuovo movimento underground che a colpi di ago e filo, utilizza fili di lana intrecciati e lavorati all’uncinetto, per decorare le strade e le piazze della città con opere di maglieria artigianale.
Le origini di questo filone sono da ricercare a partire dal 2005, quando per caso alla titolare di un negozio di abbigliamento in Texas, Magda Sayeg, viene l’idea di utilizzare maglioni semilavorati per ornare le maniglie delle porte.
Da lì l’idea ha riscosso un tale entusiasmo e partecipazione da parte del pubblico, da fare proseliti in tutto il mondo.
E anche in Italia e in particolare a Napoli inizia a farsi strada questo nuovo modo di intendere gli spazi urbani.
Tra le promotrici dell’iniziativa nel capoluogo campano, c’è Tiziana Capasso che, forte della sua esperienza professionale nel campo dei filati ha deciso di dare vita al progetto di arredo urbano, facendo richiesta alla Municipalità vomero della città di Napoli, riscuotendo segnali positivi d’approvazione.
Da qui è partita la sua avventura, alla ricerca delle volontarie che volessero contribuire alla realizzazione delle installazioni.
Ricerca che ha dato buoni frutti, a giudicare dal gran numero di adesioni ricevute e di lavoro da fare ce ne è tanto, tutto in vista del Natale, periodo nel quale l’intera zona pedonale vomerese da via Luca Giordano fino a San Martino sarà rivestita con creazioni, uniche e originali che di sicuro non passeranno inosservate.